Tardivamente sì, ma non c’è da scherzare. Marzo, come spesso accade, può riservare sorprese incredibili. Ed è quello che possiamo notare osservando le proiezioni meteo climatiche dell’ultima decade, allorquando potrebbero giungere correnti molto fredde da est.
Ma cosa sta succedendo? Ecco, spieghiamoci. Sta succedendo ciò che non è successo nel corso della stagione invernale, ossia il Vortice Polare sta per tirare le cuoia. Ormai non potrà più opporsi al riscaldamento stratosferico, in questo periodo è un processo crescente e assolutamente naturale. Sta nel corso delle cose, quindi è bene che si rassegni.
Se poi vogliamo provare a far finta di nulla, va bene. Chissà, magari con l’ultimo colpo di teatro riuscirà a porre un freno a tutto il processo di smantellamento, o meglio, riuscirà a diluirne i tempi ma consentiteci di nutrire non pochi dubbi. Come abbiamo scritto più e più volte, statisticamente quando abbiamo un Vortice Polare “strong” per tutta la durata dell’Inverno il cosiddetto “Final Warming” può essere traumatico. E’ questo il caso, o perlomeno così pare.
Altrimenti non si spiegherebbero certe proiezioni modellistiche indicanti l’isolamento di un’ampia struttura di Alta Pressione sul nord Europa e l’isolamento di un nucleo gelido sulla parte orientale del vecchio continente. Altrimenti non si spiegherebbe la prima irruzione fredda attorno al 20-22 marzo, seguita da un’altra più corposa verso fine mese. Stiamo parlando di aria molto fredda, proveniente dall’Artico Russo e in quanto tale capace di portare nevicate a bassissima quota.
E’ vero, ormai sarebbe Primavera anche dal punto di vista astronomico ma che dire? La natura fa un po’ quello che vuole e mai come stavolta ha tutto il diritto di prendersi una bella rivincita. Anche perché, giusto ricordarlo a chi ancora non lo sapesse, anche le dinamiche stratosferiche sembra procedere sulla via di un intenso riscaldamento finale con conseguenze sino alla troposfera.