Pochi giorni fa un asteroide è transitato non così distante dalla Terra, ma è sfuggito agli occhi attenti dei nostri telescopi. Non è insolito accorgersi di questi bolidi cosmici solo poche ore prima che si affaccino sui nostri cieli. Accade anche questo e non possiamo certo dormire sonni tranquilli.
Dopo il mini asteroide di appena 30 centimetri esploso sul Canada con un bagliore brillante come la Luna piena, un altro asteroide ha fatto molto parlare negli ultimi giorni per il fatto che sia stato visto solamente poche ore prima del suo passaggio.
Denominato 2019 OK, questo sasso spaziale era ben più imponente, avendo un diametro compreso tra 57 e 130 metri, ben 4 volte più grande dell’oggetto che il 15 febbraio 2013 ha incendiato i cieli della città russa di Chelyabinsk.
Il passaggio a ridosso del nostro Pianeta è avvenuto a una distanza minima di appena meno di 80.000 chilometri, quando in Italia erano le 3:22 del 25 luglio. Tale distanza era sufficiente comunque per restare in sicurezza e non correre alcun rischio.
L’asteroide è stato osservato per la prima volta dall’Osservatorio brasiliano Sonear, giusto per il fatto che la visibilità del corpo celestre era possibile solo dall’emisfero australe. Come accennato, l’osservazione è avvenuta proprio a ridosso del passaggio ravvicinato.
Resta la preoccupazione per quanto possano sfuggire facilmente questi asteroidi, che possono rappresentare una minaccia concreta. Talvolta accade persino che il loro avvistamento avvenga solo dopo il loro passaggio, quando sono già in fase di allontanamento rispetto alla Terra.