Aprile 2019 ha portato un nuovo record negativo per il ghiaccio artico. Il mese scorso la media della superficie marina coperta dal ghiaccio è stata la più bassa da quando vengono effettuate le misurazioni. Il precedente record negativo, che risaliva al mese di aprile 2016, è stato stracciato di 230.000 km².
Come riportato dall’agenzia climatica statunitense, la fusione del ghiaccio marino è stata molto forte soprattutto all’inizio del mese a causa principalmente del calo verificatosi nel Mare di Okhotsk.
A livelli di anomalie le più importanti sono state osservate nel Mare di Bering, tra l’Alaska e la Siberia orientale, così come nel Mare di Barents ad ovest di New Zent.
In quelle regioni sono state registrate temperature molto più miti rispetto alla media climatologica aprile, temperature dettate da particolari dinamiche atmosferiche che hanno portato all’affermazione di possenti strutture di Alta Pressione, con conseguenti repentini innalzamenti delle temperature.
Anche se è molto presto per dirlo tutto lascia pensare che a settembre avremo un nuovo minimo record annuale, salvo che nei prossimi mesi non ci sia un’evoluzione sorprendente.