La NOAA e la società Saildrone hanno annunciato il lancio di una prima batteria di 11 droni marini, strumenti somiglianti a una barca a vela ma senza necessità di skipper o equipaggio. Stiamo parlando di tecnologia all’avanguardia per far progredire la pesca, la meteorologia e lo studio del clima.
I droni, alimentati dal vento e dal sole, hanno già percorso circa 50.000 miglia, circa il doppio della distanza necessaria per circumnavigare la terra, ciò perché la partnership tra l’Ente americano e la società che produce la strumentazione è iniziata nel 2014. Ogni anno Saildrone Inc. migliora questi strumenti per raccogliere dati tramite ben 18 sensori in grado di misurare parametri quali temperatura dell’aria e dell’acqua, altezza delle onde, salinità, concentrazione di anidride carbonica, abbondanza di pesce e la presenza di mammiferi marini.
“Il drone marittimo è un dispositivo incredibile e ci fornisce una grande varietà di informazioni. In alcuni casi, anche delle informazioni che altrimenti non sarebbero mai state disponibili “, ha dichiarato Jessica Cross, oceanografa del NOAA. Ad esempio, la stessa Cross sta usando uno di questi droni per capire come l’Oceano Artico si sta acidificando in seguito all’accumulo di biossido di carbonio.
“L’estate scorsa due droni hanno viaggiato a nord attraverso lo Stretto di Bering e si è trattato del primo esperimento in tal senso. Ritorneremo nell’Artico questa estate per saperne di più sui rapidi cambiamenti ambientali che stanno interessando l’area”.