Il bollettino meteo dell’Aeronautica Militare che estende linee di tendenza sino a 30 giorni prospetta un’evoluzione meteorologica che potremmo definire inedita per questi anni che ha visto notevolissime anomalie climatiche.
Cosa vuol dire tutto questo? Che il trend tracciato dall’Aeronautica Militare italiana e di un’evoluzione che è rapidamente traghettata verso condizioni meteo che sono tipiche del periodo, quindi di inizio Inverno, con precipitazioni frequenti un po’ su tutta Italia.
Sono poi d’effetto le considerazioni che fanno sulla temperatura, la quale soprattutto nel Nord Italia si manterrà prossima o sotto la media trentennale. Ciò ci fa ipotizzare che possa cadere molta neve su tutti rilievi, dalle Alpi all’Appennino, inoltre la genesi del cuscinetto di aria fredda in Val Padana, quale naturale conseguenza, potrebbe riportare la neve con diversi eventi.
Rammentiamo che la previsione di neve in Val Padana non è affatto semplice, essendo soggetta a numerose variabili. A volte manca il freddo, altre il freddo è ben presente ma sono assenti le precipitazioni.
Stavolta la previsione parla di temperature prossime alla media o sotto, e con la previsione di precipitazioni, perciò intuire prospettive di neve in questa parte d’Italia ci appare abbastanza logico.
Continuerà a piovere abbastanza abbondantemente al Centro-Sud Italia, in alcuni periodi anche in eccesso rispetto alla norma. Anche da queste parti, nei maggiori rilievi si avranno nevicate, ma non a bassa quota se non in coincidenza del transito di masse d’aria fredda, assolutamente non escludibile, a nostro avviso.
Insomma, il bollettino meteo dell’Aeronautica Militare descrive un fine Autunno e inizio Inverno nella norma, ciò a dispetto di tragiche previsioni climatiche emesse dei più prestigiosi centri meteo di calcolo stagionale.
D’altronde l’evoluzione meteo medio e lungo termine, appare piuttosto travagliata, con l’ingerenza di robuste perturbazioni oceaniche dirette verso il Mediterraneo, e aria gelida in Russia che dovrebbe in varie fasi muoversi verso occidente e invadere mezza Europa.
A nostro giudizio, non è da escludere che una breve irruzione di aria gelida siberiana possa nel frattempo interessare anche l’Italia. E’ un’ipotesi che si basa esclusivamente sulla logica, sulla conseguenza della presenza di masse d’aria sopracitate, con una circolazione atmosferica turbolenta, come non avveniva da parecchio tempo a inizio inverno.