Le giornate splendide di fine estate sulla nostra Penisola fanno gustare a pieno la limpidità dei cieli, la striatura delle nuvole alte e la freschezza dell’aria. L’abbassamento generale delle temperature obbliga a rispolverare la coperta per proteggerci, al risveglio, da piccoli inconvenienti di salute.
In Europa
La vasta area di alta pressione evidenziata ieri ha comportato il definitivo allontanamento della perturbazione centro-europea creando una vasta area di stabilità meteorologica.
La limpidità dei cieli centro-europei fa pensare ad un’unione di più masse d’aria, quella anticiclonica delle Azzorre e quella anticiclonica Russa, area di alta pressione di origine termica che si genera sugli immensi e gelidi bassopiani dell’Asia settentrionale soprattutto nel corso della stagione invernale. La sua creazione dipende dal forte raffreddamento delle masse d’aria a contatto con il suolo.
Il flusso ciclonico residuo della recente perturbazione favorisce ancora una lieve perturbazione sull’area balcanica, soprattutto sul Mar Egeo, dove le due masse di diversa temperatura (fredda residua ciclonica e calda mediterranea anticiclonica) di scontrano facendo risalire quella più calda ed innescando una leggera instabilità.
Lo scontro tra due diverse masse termiche si evidenzia anche sui cieli britannici dove, l’aria calda centro-europea di origine azzorriana viene innalzata da quella del fronte freddo islandese rilevato ieri, innescando rovesci e temporali prolungati.
Si può notare anche la nascita di una nuova seccatura artica proveniente dalle terre scandinave … è ancora troppo distante per pensarci.
Il Meteosat mostra anche un’anomala area nuvolosa presente sul Mare di Alboran. Questa situazione è determinata da uno squarcio barico recintato dalla dominante alta pressione attiva.
In Italia
Con la giornata odierna il residuo dell’instabilità balcanica presente ieri sul versante ionico-adriatico è sparito definitivamente.
I cieli sono limpidi sull’intera Penisola, le uniche nuvole che si possono riscontrare sono quelle medio-alte stratiformi.
Il flusso delle correnti fredde nordiche ha generato l’incremento di aria più fredda, il calo termico riscontrato nelle regioni settentrionali nei giorni scorsi ha definitivamente raggiunto anche quelle meridionali.