Negli ultimi anni usiamo sempre di più le APP per sapere il meteo che farà: sono strumenti indubbiamente di rapida lettura e comprensione, ma non sono esenti da limiti.
Fintantoché siamo in una situazione di alta pressione (estiva o invernale) oppure in una fase con continue piogge le app meteo ci forniscono un’indicazione su quando finirà il bel tempo o finiranno le piogge: ma nei casi di estrema variabilità o di previsione neve sono soggette a mutevoli errori.
Intanto non possiamo affidarci a un sistema automatico circa la probabilità di neve, soprattutto a diversi giorni di distanza: se abitassimo in Siberia, con temperature sotto i -20°C sarebbe neve sicura e non ci sarebbero problemi; ma noi viviamo in un clima temperato caldo, dove la neve è un’eccezione relegata (sempre più occasionalmente) all’inverno, quindi ci vogliono condizioni particolari affinché avvenga; inoltre, a meno di gelo eccezionale, spesso “ce la si gioca sul metro”, cioè è possibile che nella località X nevichi e in quella Y, distante poche centinaia di metri no, soprattutto sulle pedemontane.
Un altro fenomeno che le app meteo difficilmente vedono è l’inversione termica: quante volte vi sarà capitato che era previsto sole (in inverno) e invece siete rimasti sotto una cappa nebbiosa fredda!
Infine, la stragrande maggioranza delle app non ha livelli di allarme sui venti, quindi non vi prevedono eventuali burrasche/mareggiate, fenomeno tipico delle Regioni che si affacciano sul mare.
Per concludere, i bollettini meteo, redatti da meteorologi, sono sempre i più validi, si “perde” qualche minuto in più a leggerli, ma sono decisamente più completi di un’iconcina app.