L’aumento del livello del mare rischia di tramutarsi in un’emergenza straordinaria da qui a pochi anni. Un recentissimo studio, del centro di ricerca no-profit statunitense Climate Central, evidenzia che le case di 300 milioni di persone in tutto il pianeta rischiano di essere sommerse dagli oceani nei prossimi 30 anni.
Lo scenario più difficile sarà in Asia, dov’è presente il 70% degli insediamenti umani più a rischio. In base a questo studio, pubblicato sulla rivista Nature, gli oceani dovrebbero salire di 10 cm entro il 2100 se i ghiacciai continueranno a sciogliersi a questo ritmo e non si vede come la rotta possa invertirsi.
Le conseguenze di un aumento di soli 10 cm del livello del mare potrebbero risultare catastrofiche. Basti pensare che un miliardo di persone in tutto il pianeta vive a meno di 10 metri sul livello del mare. Ben 250 milioni di persone vivono a meno di un metro sopra il livello del mare.
Le ripercussioni potrebbero quindi essere pesanti e difficili da contrastare anche tramite potenziamenti di barriere fisiche contro il mare. Le case di 300 milioni di persone potrebbero essere sommerse dal mare almeno una volta all’anno entro il 2050.
Ci sono in realtà ipotesi persino peggiori. Un «Intergovernmental Panel on Climate Change» patrocinato dall’Onu ha stabilito che gli oceani saliranno di un metro entro il 2100 se l’inquinamento non si dovesse in qualche modo arrestare.
Fra le città a rischio di scomparire o costrette a “trasferirsi”, figura Mumbai, con ben 18 milioni di abitanti. Dacca, Calcutta, Hoh-Chi-Minh City verrebbero inghiottite dall’Oceano Indiano. Un terzo di New York potrebbe finire allagato almeno una volta l’anno, ma anche parti di New Orleans.
Fra le zone d’Europa più vulnerabili Amsterdam, Anversa, Gent, Londra, con 3 milioni e mezzo di persone a rischio. E per l’Italia Venezia, Rovigo, Jesolo, Caorle, verranno ricoperte dall’Adriatico che potrebbe arrivsare a lambire Padova e Treviso.
I risultati di questo rapporto dovrebbero allarmare, visto che peggiora le stime sulle persone a rischio nel mondo. Secondo dati precedenti Nasa, erano a rischio «solo» 80 milioni di persone. Sembra una tragedia annunciata, anche se ad onor del vero non tutti gli studi pessimistici degli scorsi decenni si sono realizzati.