È di tutta evidenza come, davanti ad affermazioni spesso generiche sul presunto riscaldamento che riguarderebbe l’Antartide, sia necessario disporre di strumenti un po’ più raffinati per indagare l’effettiva tendenza del continente. È parso allora il caso di provare a proporre un indicare complessivo, che tenti di offrire una temperatura media quanto più possibile oggettiva. Tale indicatore è stato ricavato dagli archivi di otto basi permanenti, scelte in quanto rappresentative delle varie regioni antartiche e sulla scorta di una sufficiente estensione cronologica, tale da garantire affidabilità circa i riferimenti normali e le conseguenti deviazioni standard.
Partendo da ovest, si è cercato di porre attenzione affinché le aree costiere non avessero peso eccessivo, onde non togliere rappresentatività al Plateau Antartico, che è l’area di gran lunga più vasta, ma anche la meno studiata. In tal modo, le basi prese in considerazione sono Faraday / Vernadsky (operativa dal 1944) per la Penisola Antartica; Halley (1956) per il Mare di Weddell; Syowa (1957) per la Terra di Enderby; Mirny (1956) per la Terrra di Guglielmo II; Dumont d’Urville (1956) per la Terra Adelia; Scott (1957) per il Mare di Ross. L’interno del continente è invece documentato da Amundsen-Scott (1957) e Vostok (1958).
Una volta aggregate le medie e ottenuto il dato generale, viene anche proposta la seguente scala di valutazione dell’andamento termico mensile:
Eccezionalmente caldo = media > +3,0 °C sulla norma
Molto caldo = media tra +1,9 °C e +3,0 °C sulla norma
Caldo = media tra +0,9 °C e +1,8 °C sulla norma
Lievemente caldo = media tra +0,4 °C e +0,8 °C sulla norma
Normale = media tra -0,3 °C e +0,3 °C sulla norma
Lievemente freddo = media tra -0,4 °C e -0,8 °C sulla norma
Freddo = media tra -0,9 °C e -1,8 °C sulla norma
Molto freddo = media tra -1,9 °C e -3,0 °C sulla norma
Eccezionalmente freddo = media
Puntando dunque l’attenzione sul primo trimestre 2008, l’unico di cui siano finora disponibili i dati completi, si può parlare d’un gennaio freddo, poiché la media ha toccato i -9,9 °C (-0,9 °C rispetto alla norma); anche febbraio, con -16,0 °C (-1,2 °C), è stato freddo; marzo invece, avendo fatto segnare -21,8 °C (+0,1 °C), è rientrato nella norma.
Tale criterio può essere ovviamente utilizzato anche per la valutazione della temperatura media annuale, ma la scala di raffronto sarà diversa:
Eccezionalmente caldo = media > +2,0 °C sulla norma
Molto caldo = media tra +1,4 °C e +2,0 °C sulla norma
Caldo = media tra +0,7 °C e +1,3 °C sulla norma
Lievemente caldo = media tra +0,3 °C e +0,6 °C sulla norma
Normale = media tra -0,2 °C e +0,2 °C sulla norma
Lievemente freddo = media tra -0,3 °C e -0,6 °C sulla norma
Freddo = media tra -0,7 °C e -1,3 °C sulla norma
Molto freddo = media tra -1,4 °C e -2,0 °C sulla norma
Eccezionalmente freddo = media
Stabilito ciò, ecco dunque il quadro dell’ultimo triennio:
2005 -22,0 °C (+0,5 °C) lievemente caldo
2006 -22,5 °C (0,0 °C) normale
2007 -21,6 °C (+0,9 °C) caldo
Tali tendenze sarebbero rese meglio se si potesse disporre d’un periodo di riferimento fisso (l’usuale trentennio validato dall’Organizzazione meteorologica mondiale, oppure un cinquantennio), ma purtroppo alcune basi presentano delle interruzioni operative: tant’è che, proprio stando all’assenza dei dati riguardanti Vostok, le medie annuali per gli anni 2003-’04 non possono essere calcolate.