Il minaccioso vortice depressionario Adheld, che per tutta la scorsa settimana ha campeggiato sopra i cieli britannici impegnando intensamente la resistenza anticiclonica europea, si è definitivamente defilato dalla scena continentale. Il suo cuore a 998 hPa sta sparendo sopra i fiordi norvegesi artici.
Il suo posto è stato prontamente occupato dall’anticlone Verti (1028 hPa). Risalito dal cuore europeo, staziona sopra il Regno Britannico impedendo nuove organizzazioni depressionarie nordatlantiche.
Sul settore mediterraneo, Italia compresa, è strapotere altopressionario. Uschi, favorito dalla quasi assenza di venti dominanti, staziona sopra lo Stivale col suo picco a 1021 hPa.
Intromissioni instabili si verificano sul lato occidentale dell’Europa. Prossimo al Portogallo ecco Cornelius, ciclone a 1003 hPa, che intenta azioni, all’apparenza velleitarie, contro l’erto monte anticlonico continentale.
Questa ondulazione della pressione presente sopra l’Europa comporta un ampio dispiegamento nuvoloso. Il più denso è associato alla presenza della struttura ciclonica Bringfried, al confine tra la Germania e la Polonia. Avamposto della recente rasoiata scandinava, oggi in fase di dissolvimento, ma ancora vivace dal punto di vista stratiforme.
Leggeri scontri di massa si individuano sulla Repubblica Ceca, zona di confine con la porzione settentrionale dell’alta pressione mediterranea.
L’avvicinamento della perturbazione atlantica alla Penisola Iberica fa risaltare i rovesci dispensati da cumuli sparsi sopra la capitale portoghese.
La quasi totale assenza di nubi in suolo britannico testimonia il completo controllo anticiclonico nordeuropeo, che si accompagna a braccetto con quello italico, segnato, quest’ultimo, da vistosi innalzamenti termici.