Si parla spesso della Groenlandia, dove il meteo estremo di quest’estate ha determinato una drastica accelerazione dello scioglimento dei ghiacci. Secondo il National Snow and Ice Data Center, a causa del caldo eccessivo, quest’estate si sono sciolte nell’oceano 55 miliardi di tonnellate di ghiaccio.
La superficie dell’isola è stata messa quindi a dura prova, ma non si sono salvate neanche le aree più elevate che arrivano ad un’altitudine di oltre 3mila metri: in queste zone, tra il 30 e il 31 luglio 2019, le temperature hanno raggiunto valori al di sopra della soglia di congelamento per oltre 16 ore.
Si tratta però di un trend assolutamente di lungo periodo e a confermarlo bene sono le immagini fornite dai Landsat, i satelliti che osservano la Terra dallo spazio. Il riscaldamento globale sta provocando la perdita inesorabile dei ghiacciai e le immagini dallo Spazio ne sono la prova inequivocabile.
Queste foto satellitari sono state pubblicate sul sito della NASA, riguardano i ghiacciai Helheim, Fenris e Midgard in Groenlandia e confrontano l’attuale situazione dei ghiacciai con quella del 1972.Tale confronto serve a studiare le modifiche ambientali che avvengono sulla superficie del nostro Pianeta.
Ebbene, in quest’arco di tempo di poco meno di 50 anni, il ghiacciaio Helheim, uno dei più grandi della Groenlandia, si è ritirato di circa 7,5 chilomentri, mentre il ghiacciaio Midgard, più a est, si è ritirato di circa 16 chilometri dividendosi in due rami: le cime delle rocce appaiono dunque più esposte.
L’altra grande preoccupazione è legata al fatto che i ghiacciai appaiono visibilmente più scuri. Questo accade per il fatto che la superficie si è sciolta e ricristallizzata più volte, incorporando polveri e frammenti minerali in questo processo.