CRONACHE METEO: ha destato stupore il livello raggiunto dall’acqua alta a Venezia, che è riuscita a superare ogni precedente limite, a sorpresa, piazzandosi al secondo posto di sempre dopo l’alluvione del 1966.
Lo stupore è comprensibile, tra gli scienziati, anche perché il livello reale raggiunto la sera del 12 Novembre (187 cm), è stato ben superiore alle previsioni che pure indicavano un notevole livello di 160 cm.
Come detto, tale valore di 187 cm si è piazzato al secondo posto di sempre dopo l’eccezionale evento del 4 Novembre 1966, quando il vento meridionale spinse le acque della Laguna fino ad un valore massimo di marea di 198 cm.
Ma in quel caso l’evento fu straordinario, e la Toscana e buona parte dell’Italia Settentrionale finì sott’acqua per lo straripamento dei fiumi (Arno, Adige, etc).
Lo scorso 29 Ottobre 2018 il vento da sud soffiò fino a velocità superiori ai 210 km/h, raggiungendo e forse superando la velocità del 1966 (decine di migliaia gli alberi abbattuti sulle Alpi dalla tormenta di vento), ma la marea raggiunse solamente i 156 cm di altezza.
Anche il celebre 12 Novembre 1951, il periodo della grande alluvione del Polesine, una delle maggiori di sempre che abbiano interessato il Nord Italia, l’alta marea di fermò a 151 cm.
L’evento è stato dovuto alla concomitante presenza di due minimi barici, uno di 990 hPa sul basso Tirreno, ed un secondo di 993 hPa situato proprio sulle coste venete, facenti parte di una circolazione depressionaria che ha spinto venti sciroccali lungo tutto l’Adriatico.
I venti sciroccali hanno raggiunto una velocità di 125 km/h al largo della costa, spingendo una forte mareggiata sulla città, e le acque del mare hanno invaso Venezia fino a livelli mai visti da oltre 60 anni.