Ci siamo? Non ci siamo? L’Estate è là che strizza l’occhio, la svolta meteo climatica sembra incombere da un momento all’altro eppure c’è qualcosa che ancora non quadra.
Non quadra perché i modelli fisico matematici oggi ci fanno vedere una cosa domani un’altra. Lo abbiamo detto fin troppe volte, fin tanto che non si troverà un accordo non potremo cantare vittoria. Accordo che non c’è e che probabilmente tarderà ad arrivare perché a livello atmosferico ci sono ancora troppe cose che devono andare al loro posto.
Sappiamo che arriviamo da momenti poco primaverili, non ultimo il weekend appena trascorso. Il ciclone mediterraneo ha portato grandi piogge in varie zone d’Italia, non solo, ha portato l’atteso abbassamento delle temperature e dopo l’illusione di un po’ di tepore si è tornati a parlare di fresco. Sembra quasi di essere a ottobre, non certo a maggio.
Però guardando con attenzione le mappe qualche accenno d’Estate c’è. Ci sarà, è meglio dire, ci sarà ai primi di giugno nel momento in cui l’Alta Pressione prenderà il sopravvento. Sarà probabilmente un’Alta Pressione abbastanza calda, significa che probabilmente avremo la prima ondata di caldo dell’anno. Ovviamente saremo in Estate, almeno dal punto di vista meteorologico, quindi ci starà tutta.
Ma come detto l’atmosfera non sembra orientata alla stabilità duratura. Non sembra intenzionata a regalarci Alte Pressioni persistenti. Troppe le turbolenze, specie sull’Europa centro settentrionali. Resteranno perturbazioni atlantiche e potrebbero restare persino dei vortici freddi. In ogni caso permarranno aree depressionarie che proveranno in tutti i modi ad approfittare delle debolezze anticicloniche.
Non è un caso, quindi, se nelle mappe si vede sì il caldo ma poi subito un peggioramento. Un peggioramento che potrebbe essere cattivo, un peggioramento che potrebbe condurre all’isolamento di una struttura di bassa pressione proprio nel cuore del Mediterraneo. Un vortice, una goccia fredda, una depressione. Chiamatela come volete, il risultato sarebbe il medesimo.
Ovviamente stiamo parlando di maltempo, maltempo che visti gli sbalzi di temperatura – si passerebbe da un po’ di caldo al fresco – potrebbe essere davvero forte. Diciamo pure violento, colpa di temibili temporali. Chiaro, stiamo ragionando su ipotesi e sul futuro, ma vista la dinamicità che ha coinvolto questo mese di maggio non ci sarebbe nulla di cui stupirsi.
A chi ci chiede come potrà essere giugno non possiamo far altro che rimandare ai numerosi articoli che abbiamo presentato precedentemente. Troverete analisi dettagliate, analisi di autorevoli centri di calcolo e pezzi dove esprimiamo la nostra idea evolutiva. Che comunque, lo ricordiamo, contempla ancora una volta dinamicità piuttosto evidente.