Sarà un 2020 dal meteo estremo: questo è quello che dice il MetOffice, l’autorevole centro di ricerca inglese per le previsioni e i cambiamenti climatici.
Sottolineiamo subito il concetto: nessuno vuole fare catastrofismo, ma semplicemente mostrare la realtà dei fatti. Il 2019 si è chiuso con una serie di eventi meteo davvero estremi: alluvioni, devastazioni, gravissimi incendi, perdita di foreste e di biodiversità, uragani, cicloni tropicali. La lista potrebbe essere lunghissima e oltretutto anche nel nostro paese abbiamo avuto i nostri eventi, dalle alluvioni, all’acqua alta di Venezia, agli incendi invernali alle ondate di calore estreme.
Questo è il nuovo clima, il clima con 410 ppm di CO2, una concentrazione di anidride carbonica mai verificata negli ultimi 800 mila anni e che potrebbe far arrivare un clima davvero fuori controllo, secondo l’autorevole Ente inglese e secondo le teorie di A. Scaife, capo della previsione a lungo termine e N. Dunstone, esperto di variabilità climatica.
Purtroppo, nella recente cop25, l’ostruzionismo demenziale di alcuni paesi non ha permesso che gli accordi venissero tracciati e successivamente rispettati: alcuni Stati sono seriamente preoccupati dal cambiamento climatico, soprattutto quelli che subiscono direttamente gli eventi meteo estremi (parliamo ad esempio dei piccolissimi staterelli del Pacifico, alle prese con l’aumento del livello degli oceani).
Dobbiamo tutti renderci conto che i cambiamenti climatici sono una realtà e che gli episodi eccezionali potrebbero essere sempre più frequenti e gravi per la popolazione mondiale.