Il clima statunitense, caratterizzato da numerosi eventi “estremi”, proprio per le sue proprietà continentali e la mancanza di catene montuose trasversali che bloccano le discese di aria fredda, sta per regalare una nuova tormenta di neve di grandi proporzioni nelle stesse zone appena colpite dalla grande nevicata di pochi giorni fa.
Le cause sono sempre le stesse: aria calda ed umida proveniente dal Golfo del Messico, e richiamata da una depressione in moto verso levante, andrà a scontrarsi con un intenso fronte freddo proveniente dalle Great Plains.
In realtà le cause più profonde risiedono in una modifica della circolazione innescata da un Major Warming verificatosi alcuni giorni fa, verso la fine di Gennaio, con le temperature a 10 hPa che si sono innalzate fino ad un valore di -33°C, sfiorando il record trentennale di caldo per il periodo.
Ne è seguito uno slittamento del Vortice Polare in due minimi, uno dei quali ha investito il Nord Europa (ed ora è in procinto di scendere verso di noi), e l’altro il Nord America, nel settore orientale.
E’ previsto che la nuova bufera di neve apporti altri 50 cm di neve sulla Capitale, che forse raggiungerà uno spessore nevoso da record!
Attualmente, all’aeroporto di Dulles, fa molto freddo, la temperatura è di -11°C, e lo spessore del manto nevoso è di 48 cm, il che farebbe pensare al possibile raggiungimento nei prossimi giorni di uno spessore di circa un metro sulla Capitale. Più bassa l’altezza all’aeroporto di Reagan, dove lo spessore è di 38 cm.
E’ prevista la caduta di un’abbondante nevicata anche sulla città di New York, finora risparmiata da grosse bufere: potrebbero cadere 20-30 cm di neve anche qui.