Di solito, durante l’inverno del Plateau Antartico, alla discesa della pressione corrisponde un’analoga discesa termica. Negli ultimi giorni, a Vostok, sta invece accadendo il contrario, come segnalano i dati sinottici (pressione non ridotta a livello del mare):
23 maggio, 1800 UTC 617,5 hPa -62,2 °C
24 maggio, 0000 UTC 617,5 hPa -62,7 °C
24 maggio, 0600 UTC 617,9 hPa -64,2 °C
24 maggio, 1200 UTC 619,3 hPa -68,0 °C
24 maggio, 1800 UTC 621,4 hPa -70,8 °C
25 maggio, 0000 UTC 624,5 hPa -72,1 °C
25 maggio, 0600 UTC 627,2 hPa -73,6 °C
25 maggio, 1200 UTC 628,3 hPa -74,7 °C
In ogni caso i valori stanno lentamente tornando sui livelli della seconda decade, quando alla base russa si erano toccati i -77,5 °C (15 maggio). Quella che si prospetta dunque, è una chiusura del mese al di sotto della normale: nei primi 25 giorni infatti (fino alle 1200 UTC) la media segna -67,3 °C. A meno che, nel corso della prossima settimana, non intervengano forti avvezioni, questo potrebbe essere non solo il maggio più freddo dal 2000 (-68,0 °C quell’anno), ma pure il mese più freddo dall’agosto 2005 (-68,1 °C). Negli ultimi anni infatti, come evidenzia la sintesi, i semestri invernali (aprile – settembre) sono stati caratterizzati da medie elevate rispetto alla normale (-66,1 °C):
2005 -65,2 °C
2006 -64,9 °C
2007 -62,1 °C
Anche a Dome Argus la temperatura è diminuita: il 25 maggio (0100 UTC) è stato raggiunto il nuovo limite stagionale di -74,8 °C.