Un po’ in tutto il Medio Oriente le temperature sono crollate con l’arrivo nella regione del vortice freddo che subito dopo Pasqua aveva portato la neve a quote molto basse su alcune delle nostre regioni adriatiche e ioniche.
In Israele, Gerusalemme mercoledì aveva toccato i 31,0°C, venerdì si è fermata a soli 13,7°C di massima, ma giovedì era stata di 15,7°C! All’aeroporto Ben-Gurion, nei pressi di Tel Aviv, si è passati sempre in 48 ore, da una massima di 38,4°C ad una di 18,5°C.
In Libano, la neve è caduta oltre i 1300-1500 m nella serata di venerdì, a Beirut la massima è stata alta, con 20,8°C mattutini, ma nel pomeriggio un temporale ha portato un rapido calo termico. 14 i mm di pioggia caduta.
In Siria, temporale a Latakia, sulla costa, dove la massima si è fermata a 17,2°C, contro i 21,5°C della media delle massime di aprile. A Damasco la massima in due giorni è passata da 33°C a 17,5°C.
Drastico calo termico anche in Giordania. Ma’An è passata in un giorno, tra il 9 e il 10 aprile, da una massima di 29°C ad una di 14°C, Irbid in due giorni da 31,6°C a 14,6°C, ad Amman da 31,1°C a 15,5°C ed al vicino aeroporto Queen Alia da 33,4°C a 14,8°C.
Il calo termico ha interessato anche l’Iraq, soprattutto il nord della nazione, dove si è passati tra giovedì e venerdì da massime attorno ai 30 gradi a valori poco superiori ai 20°C. Anche a Baghdad si è passati da un torrido valore di 37,4°C ad un più confertevole 30,3°C.
Un consistente calo termico si è avuto anche in Egitto, ma la nazione più colpita dall’ondata di freddo è stata la Turchia. Agli eventi turchi abbiamo dedicato un approfondimento.