Ancora maltempo negli Stati Uniti, come già avrete letto su www.meteogiornale.it/news/read.php?id=17547. La neve è caduta abbondantemente negli USA centrali, in particolare in Ohio, preceduta da una tempesta di ghiaccio che ha interessato una vasta area compresa tra il Kentucky orientale e lo stato di New York, tempesta che ha causato diffuse interruzioni nell’erogazione della corrente elettrica.
Gli USA centrali e parte del Canada hanno sofferto gli effetti di un inverno tra i più freddi e nevosi degli ultimi decenni. Per esempio, a Chicago sta facendo molto più freddo della media di marzo (venerdì 7 marzo estremi termici -10,0°/-3,3°C, sabato -10,0°/-5,0°C, -1,9°/7,7°C le medie di marzo), dopo l’inverno più nevoso degli ultimi 20 anni.
Sabato 8 marzo le nevicate hanno sconvolto in particolare l’Ohio, dove gli incidenti stradali sono stati numerosissimi. Cincinnati e Cleveland hanno ricevuto circa 30 cm di neve fresca, ma è stata Columbus la città più colpita.
All’aeroporto internazionale di Columbus, i 40 cm di neve caduti sabato rappresentano non solo il nuovo record giornaliero dell’8 marzo (precedente 14 cm, nel 1984), ma il nuovo record assoluto, per quella stazione, di neve caduta in 24 ore (precedente 31 cm il 4 aprile 1987). Columbus ha stabilito anche il nuovo record di neve caduto per effetto di una perturbazione, ovvero di “storm total snowfall”. Fra venerdì e sabato, infatti, sono caduti 52 cm di neve, superando ampiamente i 39 cm caduti tra il 17 e il 18 febbraio 1910.