Le ultime notizie che giungono dagli USA dicono che numerosi stati centrali sono stati paralizzati domenica da blizzard nevosi. Voli cancellati, strade ghiacciate, venti di bufera, visibilità ridotta al lumicino. Vacanze natalizie a rischio per milioni di americani (tra l’altro il maltempo e le nevicate dovrebbero presto interessare anche gli stati nordorientali, dove è previsto un autentico crollo delle temperature). Almeno 5 vittime in differenti incidenti stradali causati dal ghiaccio. 3 delle 5 vittime si sono avute in Minnesota, ove vi sono stati oltre 300 incidenti stradali causati dal ghiaccio e dalla neve. A Duluth sabato alle 6 ha iniziato a nevicare (precipitazione inizialmente mista a pioggia) con +0,6°C, alle 12 nevicava con -2°C, alle 15 con -6°C, alle 0 di domenica con -14°C, 30 cm l’altezza del manto nevoso alle 10, ora locale, di domenica, quando ancora nevicava con -12°C.
Molto colpiti sabato dal maltempo anche lo Iowa e il Wisconsin. A Madison, nel Wisconsin, da mezzanotte fino alle 3 ha piovuto, con temperatura in progressiva discesa da 0° a -3°C (quindi nelle ultime ore era in atto gelicidio), poi la precipitazione è divenuta nevosa, con temperatura in ulteriore calo, fino ai -12°C delle 9. Alle 10 il manto nevoso era alto 15 cm.
Drammatico anche il calo termico verificatosi a Chicago, dove nella serata di sabato pioveva con 10°C e forte vento caldo da sudest (raffiche fino a 53 km/h), alle 2.30 di domenica pioveva con ben 11°C (raffiche da sud-sudovest a 80 km/h), solo 2 ore dopo nevicava con -3°C e forte vento freddo occidentale (raffiche a 72 km/h). Durante la mattinata ha continuato a nevicare, con temperature calata ancora, fino a -8°C. La debolezza della precipitazione e il forte vento impediscono tuttavia un significativo accumulo al suolo. La neve e il forte vento hanno comunque causato grossi problemi al traffico aereo, con 170 voli annullati all’aeroporto O’Hara.
In Alaska, sabato si è leggermente attenuata l’ondata di gelo. Fairbanks ha registrato -28,9°C di minima, con un aumento di 12°C rispetto al giorno precedente, ma sempre 3°C sotto la media del periodo. Molto più fredde sono state Fort Yukon e Kotzebue, con -36,0° e -35,6°C di minima. La media delle minime di dicembre di Kotzebue è -21,9°C.
Ancora inversione termica, con gelo in pianura e temperature miti in montagna (in netto calo, però rispetto a 24 ore prima), in Europa centrale domenica 23 dicembre. Nella Germania centrale l’inversione si è rotta con l’avanzare di un fronte atlantico da ovest. Ai 1142 metri del Brocken non vi è stata una giornata soleggiata e mite, visto che la temperatura è scesa gradualmente dai +2°C delle 0 ai -4°C, con neve, di metà pomeriggio. Ad Hannover, all’arrivo del fronte, vi è stato gelicidio, con pioggia e -1°C, poi il termometro è salito sopra lo 0°C e la precipitazione si è tramutata in pioggia “normale”. Iniziale gelicidio anche nell’ovest del paese, come per esempio a Dusseldorf e Muenster. Ancora presente l’inversione nel sud del paese, in Baviera, con massima di -3,3°C all’aeroporto di Monaco e di +1°C ai 1835 metri di Wendelstein.
Giornata di ghiaccio domenica, con nebbia congelantesi, anche a Vienna, dove le estreme sono state -5,2°/-4,2°C a Hohe Warte (in città) e all’aeroporto Schwechat. -7,0°/-5,0°C le estreme all’aeroporto di Salisburgo, nella cui regione il Feuerkogel (m 1621) ha visto il termometro salire fino a 2°C, comunque molto meno dei giorni precedenti. In Slovacchia, ai piedi dei Tatra, Poprad ha registrato estreme -11,5°/-7,6°C, immersa in una gelida nebbia congelante. In Repubblica Ceca, -6,7°/-5,2°C gli estremi di Praga/Ruzyne, mentre ai 1122 metri di Churanov si sono raggiunti i +4°C. In Polonia, massime -3,8°C a Varsavia e Cracovia, scese a -8,5° e -11,0°C di minima, mentre ai 1603 metri dello Sniezka il termometro è salito fino a -1°C, in netto calo rispetto al giorno prima (massima 6,8°C).
Gelo da inversione anche in Slovenia, dove Lubiana ha registrato estremi termici -10,2°/-1,0°C (stazione Brnik), con la solita nebbia congelantesi, mentre ai 2515 metri del Kredarica la minima è stata -4,2°C e la massima -2°C, più bassa rispetto ai giorni precedenti per il minore soleggiamento. In Ungheria, Budapest ha registrato -4,7°C di massima (-6,4°C la minima), con il consueto contorno di nebbia congelante e neve chimica.
Notte molto fredda quella tra sabato e domenica in Romania, anche qui con possenti inversioni. La minima di -7,8°C ai 2500 metri di Monte Omu è “mite” rispetto ai -15,7°C di Bacau, ai -15,0°C di Miercurea Ciuc, ai -13,0°C di Botosani. Molto fredda anche Bucarest, con minima -12,1°C.
Gran caldo sabato per il quarto giorno consecutivo nel nord e in parte del centro dell’Argentina. A La Rioja, il termometro ha raggiunto i 41,9°C, 5 decimi meno del giorno precedente. Altre massime molto elevate: Santiago del Estero 41,7°C, Catamarca 41,3°C, Las Lomitas 40,5°C. Si tratta di valori 8°/9°C superiori alle medie del periodo. Molto caldo anche in parte del Paraguay, con massima 41,4°C a Prats-Gil.