Tomas ha raggiunto Haiti venerdì 5 novembre. Allerta sono in vigore su Haiti, sulla provincia di Guantanamo (Cuba est), sulle Isole Turks e Caicos e sul sudest delle Bahamas. Alle 15 GMT di venerdì, Tomas era un uragano di categoria 1 (al mattino era invece solo tempesta tropicale), accompagnato da venti sostenuti fino a quasi 140 km/h, centrato a 19,1°N 74,4°W. Il centro dell’uragano era quindi a breve distanza dalle coste occidentali di Haiti e si spostava in direzione nordest, destinato probabilmente a transitare nel braccio di mare tra Cuba e Haiti, più vicino però a quest’ultima, e a investire intorno alle 6 GMT di sabato Turks e Caicos ancora come uragano di categoria 1, con venti sostenuti fino a quasi 150 km/h.
Sulla parte occidentale di Haiti si sono abbattute venerdì forti piogge e onde altissime. Inondata la città di Leogane. La prima vittima segnalata è un uomo trascinato via all’interno della sua auto travolta dalle acque del fiume Glace. Per il momento (n.d.r. scriviamo alle 22 di venerdì 5 novembre) si registra un bilancio di 3 morti. Ad Haiti molte migliaia di persone vivono ancora nelle tendopoli e in campi di fortuna dopo il terremoto del gennaio scorso che fece 250.000 morti e più di un milione di senza tetto. Le autorità del paese hanno ordinato la chiusura della scuole e hanno evacuato decine di migliaia di persone.
Nella parte est di Cuba, tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, caduti 50 mm di pioggia a Punta de Maisi, presso Guantanamo. Il maltempo è probabilmente tra le cause dell’incidente aereo in cui hanno perso la vita, nella parte centrale di Cuba, 68 persone, tra cui un italiano.