L’uragano Patricia, che dopo aver toccato terra nel sud-ovest del Messico nella giornata di venerdì, fortunatamente si è rapidamente indebolito passando dalla categoria 5 (la massima) alla 2 e causando danni meno ingenti rispetto a quelli previsti, sta interessando, non direttamente, ma tramite un flusso di correnti meridionali umide e instabili, lo stato del Texas.
Le previsioni meteo sono pessime anche per la città di Austin, la capitale dello stato, dove questo week-end si corre uno degli ultimi GP stagionali di F1.
Nella giornata di venerdì è già stata annullata l’ultima sessione di prove libere, e a rischio forti piogge e temporali è tutta la giornata di sabato. Per domenica è atteso un leggero miglioramento, ma a rischio sono soprattutto le prove del sabato.
Su varie zone del Texas sono già in atto violente precipitazioni, a Waco nelle ultime ore sono caduti 119 mm di pioggia, a Dallas 92 mm. Tutta la zona centrale e meridionale del Texas è a rischio nubifragi.
Per ora la zona più violentemente colpita è stata quella della contea di Navarro ed in particolare della città di Corsicana, a sud di Dallas, dove durante la giornata di venerdì sono caduti 390 mm di pioggia, battendo nettamente il precedente record di pioggia giornaliera che si attestava a 253 mm (dati dal 1893) e causando inondazioni in varie parti della contea.
Va inoltre sottolineato il rischio che sul Texas si abbattano anche forti temporali con molte fulminazioni e tornado. Non è raro infatti che alla periferia dei sistemi tropicali (uragani o tifoni) l’aria fortemente umida e instabile renda possibile lo sviluppo di locali ma intensissimi sistemi temporaleschi di difficile previsione.
Gran Premio a rischio dunque? Può darsi, ma sarebbe comunque la conseguenza minore, l’importante è che una delle più violente tempeste tropicali della storia non abbia causato, almeno per ora, la catastrofe temuta, merito forse anche dei sempre più efficienti sistemi di previsione e allerta.