Osservando la disposizione delle isoipse a 850 hPa, nella giornata di oggi, 02 gennaio 2004, alle ore 12 UTC, si nota subito la presenza di una imponente discesa fredda da nord, dovuta al transito di una saccatura che è transitata sulla zona occidentale degli States, ed è attualmente posizionata sulla parte centrale degli Stati Uniti, portando l’aria fredda sul Montana (la stazione di Great Falls misura -20°C a 1300 metri di altezza).
Al livello di 500 hPa (circa 5400 metri di altezza), si sono viste isoterme di -35°C, molto rare per queste zone, transitare al di sopra della California, accompagnate da isoterme fredde di -5°C.
La causa di questa ondata di gelo è la presenza di un anticiclone di blocco formatosi sul Pacifico, ma questa volta insolitamente molto ad ovest, tanto da permettere lo slittamento verso meridione dell’aria artica che ricopriva l’Alaska.
E così, dopo le pesanti inondazioni del periodo natalizio, la California e gli Stati Occidentali del Nord America si sono ritrovati coinvolti anche nel freddo invernale.
A Lake Tahoe, località sciistica californiana, il vento ha toccato le 120 miglia orarie durante la tormenta di neve.
Intense nevicate sono cadute su tutto lo Stato fino a bassa quota, mentre sono più di 200 mila le persone rimaste senza energia elettrica a causa dell’abbattimento delle linee portanti.
A Portland, nell’Oregon, sono caduti 16 cm di neve, mentre San Francisco ha visto cadere 57 mm di pioggia, che fanno accoppiata con i 62 mm caduti il giorno 28 dicembre, quello delle alluvioni sulla zona.
Un particolare curioso, e che riempie di speranza i cuori di coloro che credono alle “teleconnessioni”….la CNN riporta che la località di Yakima, infatti, nello stato di Washington, ha raggiunto la quantità di 13,7 cm di neve in 24 ore, superando il precedente record di appena 8 cm, che risaliva al mitico 1956…..
Yakima è infatti una località piuttosto fredda, in inverno, ma poco piovosa, presentando una media di pioggia, in Gennaio, di appena 30 mm.