Non è la prima volta che accade, e sempre accadrà, che i terribili uragani tropicali, che si formano al largo delle coste africane, dirigendosi poi verso i Caraibi, entrino nella normale circolazione atmosferica extratropicale, investendo poi le coste europee.
Di solito, comunque, la traiettoria va dal centro dell’Oceano Atlantico, ai Caraibi, per poi subire uno slittamento verso nord est, investendo le coste Nord Americane (oppure sfiorandole appena), e, da qui, inserirsi nel cuore della grande circolazione occidentale, sotto forma di normali depressioni atlantiche.
Stavolta, insolitamente, la traiettoria è stata particolare, tanto da ritrovarsi nel cuore dell’Atlantico alla latitudine del Portogallo settentrionale.
Insomma, un uragano che si è spinto molto a nord, e nel cuore dell’Oceano, con un valore barico di 972 hPa nel suo minimo.
I suoi venti raggiungevano gli 85 nodi, questa notte (più di 160 kmh).
Già un fenomeno simile, l’ex-tempesta tropicale Florence, sta investendo, in queste ore, l’Islanda, ma questo nuovo uragano sembra avere un destino differente.
Agganciato dal ramo meridionale di una depressione atlantica, finirà, stando alle mappe emesse dal Meteoffice, per muoversi verso levante, portandosi appena al largo del Portogallo, per poi risalire di latitudine fino ad investire le Isole Britanniche entro giovedì prossimo.
Anche se ridotto di rango da Uragano ad intensa depressione atlantica, conserverà un minimo barico inferiore ai 970 hPa.
Facile prevedere, così, un apporto fuori norma di piogge abbondanti e di venti forti, sia sul Portogallo che sulle Isole Britanniche stesse.