La quasi completa pubblicazione dei dati meteo climatici di giugno delle basi antartiche (mancano solo quelle ubicate sul Mare di Ross) permette di delineare un mese che, come impongono le dinamiche delle correnti atmosferiche prevalenti, vede temperature nettamente sotto media in ampi settori costieri e sul plateau, mentre nella Penisola Antartica il trend si mostra in controtendenza. Prima di passare all’analisi numerica, è bene però precisare che la Penisola Antartica, ovvero quella porzione di territorio da cui, più spesso, provengono gli allarmi climatici legati ai peraltro fisiologici distacchi glaciali, è ricca di basi ma rappresenta appena un venticinquesimo dell’intero continente. Procedendo dunque da ovest verso est, e approdando infine alle basi interne, ecco la sintesi (tra parentesi, lo scarto dalla norma statistica):
Bellingshausen -3,4 °C (+2,2 °C)
Faraday -2,7 °C (+ 3,9 °C)
Rothera -3,5 °C (+5,0 °C)
Esperanza -9,7 °C (+1,4 °C)
Marambio -13,8 °C (+1,2 °C)
Orcadas -9,9 °C (-0,5 °C)
Halley -30,3 °C (-3,3 °C)
Neumayer -25,1 °C (-2,7 °C)
Novolazarevskaya -17,5 °C (-2,6 °C)
Syowa -20,6 °C (-4,5 °C)
Mawson -20,4 °C (-3,8 °C)
Davis -16,9 °C (-1,4 °C)
Mirny -15,2 °C (+0,1 °C)
Casey -13,5 °C (+0,8 °C)
Dumont d’Urville -18,0 °C (-1,9 °C)
Concordia -66,9 °C (-4,3 °C)
Vostok -70,5 °C (-5,3 °C)
Amundsen Scott -61,8 °C (-2,4 °C)
Tenuto conto che i riferimenti statistici sono ben lungi dall’essere omogenei, poiché si passa da una base come Orcadas, dove l’archivio rimonta al 1903, a Concordia, avviata nel 2005, è comunque possibile dire che la massima anomalia positiva, registrata nell’area sud occidentale della Penisola Antartica (Rothera), subisce una progressiva e rapida attenuazione verso i 45° W (Orcadas); migliaia di chilometri di costa, fino a 90° E (Mirny), hanno invece misurato importanti anomalie negative, con massimo verso i 45° E (Syowa), dove il giugno 2008 è stato il più freddo di sempre dopo il 1995 (-20,9 °C). Anomalie ancora più pronunciate, infine, sul Plateau Antartico: pur considerando con le dovute cautele il dato di Concordia, per via della brevità cronologica, e quindi della scarsa affidabilità statistica dell’archivio, resta il fatto che a Vostok, come si è già fatto notare (vedi www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18208), erano 22 anni che non si toccavano medie tanto basse a giugno.