Le ripetute irruzioni di aria fredda di origine canadese si sono fatte sentire sulla grande città statunitense.
Il mese di Gennaio 2009 si è infatti concluso con una media mensile inferiore alla norma di -1,65°C, con “picchi” di freddo intenso in particolare attorno alla metà di Gennaio.
Al Central Park di New York, la giornata più fredda è stata il 16 Gennaio, con una minima di -14°C ed una massima di -8°C, seguiti da un -16°C raggiunto la mattina successiva, temperatura notevole per un’area cittadina, anche se il Parco newyorkese è comunque di grandi dimensioni.
Ben 7 sono stati i giorni di neve, e 15 i giorni di ghiaccio, con temperature massime che sono state pari od inferiori a zero gradi.
Le precipitazioni sono state inferiori alla norma, 65,6 mm contro la media di 82,8 mm, probabilmente a causa degli afflussi di aria fredda e secca da nord est.
E’ interessante vedere come sono andate le cose sul settore orientale canadese, dove il freddo di metà Gennaio ha superato alcuni record storici.
Questi gli scarti mensili rispetto alla norma, da parte di alcune città canadesi:
Toronto: -2,54°C
Ottawa: -2,63°
Quebec City: -3,29°C
Winnipeg: -1,98°C
Chibougamau: -3,84°C.
Dunque, i persistenti afflussi artici si sono sentiti su tutta la zona, portando a temperature molto inferiori alla norma stagionale.
Gennaio molto freddo anche in altre località nord orientali statunitensi.
A Chicago le temperature sono state inferiori alla norma di -3,5°C, con temperatura scesa fino a -28°C il giorno 16 Gennaio, che è parso ovunque il giorno più freddo.
A Buffalo il mese è stato inferiore alla media di -3,18°C, a Boston di -2,14°C, a Minneapolis di -2,52°C.
Si è trattato, per queste zone, di uno dei più freddi mesi di Gennaio degli ultimi decenni, ma non sembra finita così, in quanto un’altra discesa fredda è in atto nel corso di queste ore, su tutto il settore orientale statunitense fino alla Florida.