Un mese di luglio, il quarto consecutivo, notevolmente sotto media al Polo Sud. Con -65,1 °C, il 2006 fa segnare -5,1 °C rispetto alla normale 1957-2005, piazzandosi al terzo posto da sempre nella graduatoria mensile e al quarto (a pari merito con l’agosto 1976) in quella che tiene conto di tutti i mesi invernali. Il periodo è stato contrassegnato da numerose e persistenti puntate sotto i -70 °C, con una temperatura minima di -77,7 °C registrata il 23 luglio. Il mese, che secondo l’archivio di Amundsen-Scott è il più freddo dell’anno (-60,0 °C la media), si sta caratterizzando nel senso di un irrigidimento che, come mostra il quadro, è iniziato tre anni fa:
2003 -64,1 °C
2004 -67,0 °C
2005 -63,1 °C
2006 -65,1 °C
Una tendenza che non trova riscontro nella base russa Vostok, dove luglio si è chiuso a -67,0 °C, in linea con la normale (-0,1 °C), e dove la temperatura minima ha toccato lo stesso valore del Polo Sud, ovvero -77,7 °C, registrati il 24 luglio.
Finora, l’inverno antartico ha avuto un solo sito in cui il termometro è sceso sotto i -80 °C, cioè Dome Fuji (vedi https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=13645), la stazione automatica ubicata presso l’omonima base semi permanente giapponese, a 3.810 metri di quota. Tuttavia, è ancora presto per trarre conclusioni: la stagione in cui è possibile registrare temperature al di sotto di tale livello infatti, si protrae fino alla metà di settembre.