Dopo un aprile a tratti caldissimo è tornato il freddo e talvolta il gelo intenso in gran parte del nord e dell’est Europa. Molto colpite dal gelo le nazioni affacciate sulla sponda baltica sud-orientale.
In Polonia, per esempio, oltre ai -6,3°C e ai -5,2°C registrati alle stazioni montane di Kasprovy Wierch e Sniezka domenica 4 maggio, sono da segnalare le numerose e localmente intense gelate in pianura, con -3,5°C a Suwalki, -3,0°C a Torun, -2,7°C a Bialystok, -2,3°C a Lodz, Lask e Olsztyn, -1,8°C a Mlawa e Pila, -1,5°C a Lublin, -1,1°C a Jelenia Gora, -0,8°C a Varsavia.
Zakopane, la “capitale invernale” del paese, a 850 m di quota, non è scesa sottozero (minima -0,3°C) perché nella notte tra sabato e domenica il cielo era coperto e cadeva la pioggia, che si è anche trasformata in neve tra le 5 e le 9 del mattino. 6,7°, 7,0° e 7,3°C le medie delle minime di maggio di Suwalki, Bialystok e Torun, 8,0°C quella di Varsavia.
Gelate anche in Lituania, con -2,7°C a Vilnius e -1,3°C a Kaunas, contro medie delle minime di maggio 7,5° e 7,3°C. Due gelate di fila, il 2 e 3 maggio, anche nella marittima Klaipeda, scesa fino a -1,9°C.
Molte gelate anche in Lettonia, i valori più bassi si sono raggiunti il giorno 3, con -4,4°C a Stende, -4,3°C a Daugvapils e -2,4°C a Riga.
Notti di gelo in Estonia, a Tallinn sempre sotto zero nei primi quattro giorni di maggio, prima minima positiva quest’ultima notte (5 maggio) con 0,3°C.
In Bielorussia termometri scesi fino a -4,4°C il giorno 4 a Lyntupy.