Dopo i devastanti alluvioni degli ultimi mesi, il Queensland resta nell’Occhio del Ciclone Non è un semplice gioco di parole, ma la realtà dei fatti: un potente ciclone, come nelle attese, si è abbattuto sulla fascia costiera nord-est del Queensland, con l’impatto avvenuto a Mission Beach circa 24 ore fa, alla mezzanotte locale. L’intensità del ciclone (inizialmente di categoria 5) è rapidamente scemata dopo il “landfall” ed ora, nel suo transito verso ovest-sud/ovest, si è andato attenuando passando fino al grado 1 ed ora oramai al rango di tempesta tropicale.
L’ultimo ciclone così importante ad aver interessato la zona nord-orientale dell’Australia è stato Larry (categoria 4) nel marzo del 2006 sulla regione di Innisfail. Yasi si è rivelato peggiore di Larry secondo varie testimonianze, ma addirittura supera come intensità persino Tracy, che nel 1974 devastò Tracy. Come mai allora non ci sono state vittime? Secondo le autorità locali, questo si spiega con l’adeguato piano di evacuazione adottato per affrontare l’emergenza, ma anche con una lieve deviazione della traiettoria verso sud che l’ha portato a transitare su zone a minore densità abitativa.
I danni sono comunque stati eclatanti: divelti tetti e alberi, abbattuti cavi elettrici, compromesse le coltivazioni. Diverse zone sono in ginocchio con molti cittadini che hanno perso la loro casa a causa delle devastazioni. Oltre al vento, che ha toccato raffiche di oltre 200 km/h, spiccano anche gli apporti pluviometrici nell’arco di 24 ore complessive, con picchi di quasi 500 millimetri in alcune zone della costa nord-est del Queensland: 464 mm sono stati misurati ad Hawkins Creek (North Coast Herbert).