Ancora intensi temporali in Bielorussia tra venerdì sera e sabato. Tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 68 mm a Slavgorod, 54 a Bobruysr (49 dei quali in 12 ore, tra le 18 GMT di venerdì e le 6 di sabato), 33 a Sluck, 28 a Berezino.
Gran caldo sabato nella parte meridionale della Russia europea, con molte stazioni abbondantemente oltre i 30°C. La località più calda è stata Verhnij Baskunkak, con 34,9°C. Segnaliamo anche: Astrahan 34,2°C, Divnoe 33,3°C, Alexandrov-Gaj 32,7°C, Serafivomic 32,5°C, Volgograd 32,3°C, Kalac 32,0°C. Astrahan ha una media delle massime di maggio di 24,1°C.
Parte dell’India settentrionale ha registrato precipitazioni davvero notevoli nei giorni scorsi. A Patiala, vi sono stati 344 mm di pioggia nei cinque giorni compresi tra 18 e 22 maggio. La media pluviometrica di maggio è di soli 9 mm. Ad Ahmadabad, 163 mm in 4 giorni, tra il 19 e il 22 maggio. La media mensile è di 4 mm.
Ulteriore aumento del caldo nell’Iran sudoccidentale. Sabato, il termometro è salito sino a 46,0°C a Omidieh ed Abadan, mentre Ahwaz ha raggiunto i 45,4°C. Si tratta di valori 7°/8°C superiori alla media del periodo. Molto caldo, nella stessa area geografica, anche nel Kuwait, con una massima di 46,0°C ad Al Wafra e una di 45,5°C all’aeroporto internazionale di Kuwait City. In Arabia Saudita nordorientale, 46,0°C la massima di Dhahran.
Un altro “punto caldo” del pianeta, il Pakistan centro-meridionale, ha invece visto un calo termico generalizzato sabato, con temperature che, elevate in assoluto, spesso sono risultate inferiori anche di 4°/5°C alle medie stagionali. Sibi ha registrato una massima di 39,4°C (43,5°C la media delle massime di maggio), 39,5°C a Jacobabad (media 43,2°C), mentre Multan si è fermata a 38,2°C (40,4°C la media).
Intense precipitazioni nel Giappone meridionale sabato 24 maggio. Tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 76 mm a Murotomisaki, 71 a Osaka, 68 a Kagoshima, 59 a Kochi, 53 a Maizuru, 52 a Tottori.
Un terremoto di intensità 5,3 gradi Richter ha interessato la provincia argentina del Chubut, già al centro delle cronache questo mese per essere stata imbiancata prima dalla cenere del vulcano Chaiten, poi da una intensa nevicata autunnale. Il terremoto, il cui epicentro è stato localizzato 100 km a nordovest di Esquel, è stato avvertito anche in questa città, ma non ha causato né vittime né danni significativi. Esquel continua invece ad essere interessata dalla caduta di cenere vulcanica emessa dal Chaiten (segnalato ripetutamente fumo anche sabato sui cieli della città), la cui eruzione ha ripreso vigore venerdì 23 maggio, con la comparsa di una nuova bocca eruttiva, con esplosioni sporadiche ed emissione di fluidi piroclastici.