La tempesta tropicale Fay era centrata, alle 15 GMT di domenica, a 20,5°N 78,6°W, a breve distanza dalla costa meridionale di Cuba, accompagnata da venti sostenuti fino a oltre 80 km/h, e si spostava verso nordovest. Continuando a muoversi nella stessa direzione, rinforzando, Fay dovrebbe rimanere vicina alla costa sud dell’isola caraibica fino alle prime ore (ora GMT) di lunedì. Nel pomeriggio di lunedì Fay dovrebbe modificare la sua traiettoria, puntando verso nord-nordovest e attraversando Cuba, poco a oriente della capitale L’Avana. L’attraversamento dell’isola dovrebbe indebolire Fay in modo impercettibile, secondo le previsioni, per cui essa tornerebbe in mare aperto, a nord di Cuba, intorno alle 0 GMT di martedì, con vento sostenuto fino a 110 km/h. Dirigendosi successivamente verso nord, Fay potrebbe dapprima sfiorare le più occidentali delle isole Keys e quindi impattare, intorno alle 12 GMT di martedì, sulla costa ovest della Florida, forse come uragano di categoria 1.
La tempesta tropicale 13W si è formata nel Pacifico nordoccidentale, a nordovest di Guam. Alle 12 GMT di domenica, essa era centrata a 16,0°N 137,1°E, accompagnata da venti sostenuti fino a 65 km/h. La tempesta si spostava verso ovest-nordovest e così dovrebbe continuare a fare almeno fino a martedì, rinforzando (per le 12 GMT di martedì, il vento sostenuto dovrebbe raggiungere i 100 km/h). Nei giorni successivi, la tempesta dovrebbe modificare la sua traiettoria, puntando verso nordovest, rinforzando a tifone. Nei prossimi giorni, monitoreremo la sua evoluzione, visto che allo stato attuale 13W appare una possibile seria minaccia per Taiwan e/o per le Ryukyu meridionali, dove potrebbe impattare come tifone di categoria 2 tra giovedì e venerdì.
La tempesta tropicale Vongfong continua a spostarsi verso est-nordest, mantenendosi a sud del Giappone. Alle 18 GMT di domenica essa era centrata a 36,0°N 148,4°E, circa 420 miglia a est di Tokyo, accompagnata da venti sostenuti fino a 65 km/h. Vongfong si spostava verso est-nordest a 53 km/h. La tempesta si avvia a diventare una depressione extratropicale, portandosi in acque sempre più fresche.