Osservando le immagini del Meteosat di queste ore nello Ionio, non mancherete di vedere la tipica figura a spirale che si è impadronita dello scenario del Mar Mediterraneo centro orientale:
un vortice di nubi avvolge il centro di Bassa Pressione, dove in prossimità del Golfo di Gabes viene misurato un valore di pressione atmosferica a livello del mare di 992 hPa.
La Bassa Pressione si è improvvisamente approfondita nella notte, la perturbazione si è rinforzata nei tiepidi mari del sud Mar Mediterraneo.
Dalle osservazioni disponibili nelle coste libiche, si rilevano venti medi a 50 km/h, mentre non sono reperibili i dati sulle raffiche.
Il dubbio resta: è un ciclone quello che si è formato oppure no?
I dati pluviometrici di questi ultimi giorni, relativi alle piogge provocate dalla perturbazione associata alla Bassa Pressione, si osservano picchi paurosi:
i maggiori sono quelli riferiti alla Sardegna orientale, dove si sono avuti in una vasta area ad oriente del Gennargentu, picchi maggiori ai 430 millimetri di pioggia (alcune stazioni del SAR Servizio Agro Meteo della Sardegna).
Il servizio meteo spagnolo ha diffuso dati pluviometrici con picchi di oltre 230 millimetri caduti in 12 ore in alcune località delle Baleari.
Anche nella Sicilia orientale si sono avute piogge di intensità eccezionale, con picchi di 200 millimetri
In Tunisia si sono avuti ingenti nubifragi, con lo straripamento di corsi d’acqua, venti sino alla velocità di tempesta. Ed in queste ore si è attivata una feroce tempesta di sabbia nel Sahara libico, mentre piove con venti ai limiti della burrasca nelle coste libiche.
Anche su Malta, Pantelleria e Lampedusa le condizioni meteo restano pessime, con venti di forte burrasca, ma il cuore della Bassa Pressione dista alcune centinaia di chilometri.
Il vento è un elemento tipico delle tempeste, ed in Sardegna, i nostri anemometri hanno misurato per diverso tempo, vento medio a 80 km/h e raffiche a 120 km/h, unito a pioggia torrenziale.
Con l’ausilio di dati derivanti dai modelli matematici di previsione, si intravede un minimo di attività che è tipica delle tempeste:
nella zona dell’occhio della Bassa Pressione, alla quota di 850 hPa vi sono temperature più elevate dell’area circostante, mentre a 500 hPa si vede un residuo allo stato terminale di quel grande vortice venuto nel fine settimana dalla Scandinavia, che aveva investito la Francia, l’Iberia ed il Nord Africa.
Ma sarà un TLC Mediterraneo quello che si è formato queste ore nello Ionio? Se considerassimo la violenza del maltempo di cui è causa, il responso è si: questo è un TLC Mediterraneo, ma serve un monitoraggio di altri rilevamenti per battezzarlo tale.