La violenta tempesta di polvere che ha colpito mercoledì 23 settembre l’Australia orientale ha causato fortissimi disagi ai trasporti. Nell’aeroporto di Sydney, metropoli del Nuovo Galles del Sud, si sono verificati numerosi ritardi e molti voli sono stati annullati o dirottati. La compagnia aerea Qantas ha dirottato i suoi voli diretti a Sydney verso Melbourne e Brisbane e ha chiesto ai clienti di annullare i viaggi non necessari. La visibilità all’aeroporto di Sydney è scesa a 400 metri. Anche il traffico marittimo nel porto della metropoli australiana è stato sospeso. Disagi anche nel traffico ferroviario. Gli automobilisti sono stati esortati a prestare particolare attenzione sulle strade a causa della visibilità decisamente ridotta.
La tempesta di sabbia, abbattendosi su Sydney, la maggiore città australiana, la ha avvolta in una spettacolare luce rossa, paralizzando le attività delle prime ore della mattina. La tonalità rossastra della nube ha dato l’impressione che un enorme incendio circondasse la città (molti, tra l’altro, gli incendi effettivamente segnalati nel Queensland, alimentati dal forte vento) e molte sono state le telefonate d’allarme ai servizi di emergenza.
La tempesta di sabbia, che arrivava dal deserto nell’interno del Paese, ha interessato gran parte dello stato del Nuovo Galles del Sud e il Queensland sudorientale, con venti localmente superiori, nelle raffiche, ai 100 km/h. Le autorità hanno consigliato alle persone con problemi respiratori o cardiaci di non uscire in strada. Oltre 200 persone, solo a Sydney, hanno chiamato i servizi di soccorso lamentando difficoltà respiratorie.
Le tempeste di polvere non sono rare in Australia, ma solitamente restano confinate nell’entroterra e solo occasionalmente, durante i periodi di grande siccità, raggiungono le zone costiere. Secondo l’ufficio meteorologico australiano questa è la peggiore tempesta di polvere a Sydney dal 1940.
La tempesta di polvere ha portato a livelli record l’inquinamento, con livelli fino a 15400 microgrammi di polveri per metro cubo, contro un valore normale di 20 microgrammi e i valori consueti intorno ai 500 microgrammi che si registrano negli incendi del “bush”, la tipica boscaglia dell’Outback, il deserto australiano.
Cielo rosso e visibilità molto ridotta anche a Brisbane, nel sud del Queensland. Si calcola che circa 5 milioni di tonnellate di terriccio abbiano raggiunto il Nuovo Galles del Sud e il Queensland, spinti dal “brickfielder”, il vento caldo e secco proveniente dall’entroterra.
A Sydney il vento brickfielder, da ovest-nordovest, ha raggiunto, nelle raffiche, gli 82 km/h, intorno alle 9.30, mentre la visibilità minima, come detto 400 metri, è stata registrata poco dopo le 6. A Brisbane la tempesta è arrivata qualche ora più tardi, la visibilità è scesa fino a 200 metri poco dopo mezzogiorno, mentre il vento da ovest (a tratti da ovest-sudovest) ha raggiunto, nelle raffiche, i 61 km/h.