Ancora temperature miti in Lapponia il 2 gennaio. Rovaniemi, in Finlandia, ha avuto estremi termici -2,3°/-1,0°C, mentre la più settentrionale Ivalo è stata appena un poco più fredda (-5,9°/-0,7°C). La città di Babbo Natale, Rovaniemi appunto, ha visto una leggera nevicata (4 mm di equivalente in pioggia), che ha portato lo spessore del manto bianco a circa 50 cm. Le temperature medie di gennaio (minime e massime) di Ivalo sono -15° e -9°C.
La capitale della Russia, Mosca, è come noto molto fredda in gennaio, con una media delle massime di -7,8°C. Tuttavia in questi giorni la temperatura è insolitamente mite e alle 12 GMT di lunedì 3 gennaio il termometro indicava 0,7°C, ovvero 8,5°C più della media.
Una tempesta ha investito le coste occidentali del centro-nord norvegese tra sabato notte e domenica. Il vento sostenuto ha superato le 50 miglia orarie a Utsira, mentre Bergen ha ricevuto quasi 50 mm di pioggia. Ancora più a nord, vento molto forte anche sull’isola Jan Mayen, con vento a 40-45 miglia orarie che trasportava dense nubi cariche di neve.
La città di St.Louis, sul fiume Mississippi, nel Missouri (USA) ha ricevuto 43 mm di pioggia nelle 12 ore comprese tra le 0 e le 12 GMT di lunedì 3 gennaio (ovvero tra le 18 di domenica e le 6 di lunedì ora locale), per il passaggio di un’attiva perturbazione. Questo quantitativo avvicina quello medio di gennaio, che è pari a 50 mm.
Sempre negli USA, le grandi differenze di temperatura registrate domenica 2 gennaio tra i due Dakota e il Minnesota, freddissimi, da un lato, e gli stati del nordest, molto miti, dall’altro, sono appunto imputabili alla depressione che ha originato anche le piogge di St. Louis, con il fronte a dividere nettamente le due masse d’aria. Queste alcune massime nel nordest del 2 gennaio: 20,0° Washington, 20,6° Roanoke (Virginia), 22,2°C Richmond (Virginia), 16,1°C New York JFK, 15,6°C Cleveland (con 10 mm di pioggia), 12,8°C Buffalo (con 12 mm di pioggia). Gran freddo, come detto, più a ovest, sui due Dakota e sul Minnesota, con queste minime: Fargo -20,6°C, Williston -28,9°C, Bismarck -21,7°C, Aberdeen -21,7°C, International Falls -18,3°C.
Forti temporali si sono sviluppati sul nord dell’Argentina sabato sera, prolungando i loro effetti anche nelle ore della notte su domenica. Tucuman è stata interessata da un nubifragio, con 124 mm in poche ore, mentre Tartagal ne ha ricevuti 55. Imponenti nubi temporalesche si sono formate anche nel pomeriggio di domenica sulla regione e in questo caso la città più colpita è stata Junin, 125 miglia a ovest di Buenos Aires, con 52 mm complessivamente caduti tra le 12 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, quasi la metà della quantità attesa in tutto gennaio (la media del mese è infatti 111 mm).
La città di Port Hedland, che si trova circa 800 miglia a nord di Perth, nell’Australia Occidentale, ha avuto una giornata molto calda lo scorso lunedì 3 gennaio, con una massima di 44,8°C, quasi 9°C al di sopra del valore medio delle massime di gennaio, pari a 36,1°C.
Il 2 gennaio varie località del nord dell’Australia hanno avuto piogge intense, sia “da ITCZ”, nella Penisola di York, sia per effetto della depressione tropicale Raymond, nella regione di Kimberley. Alcuni accumuli: Kalumburu 78 mm, Troughton Island 72, Lockhart River 71. Alle piogge in Australia abbiamo dedicato un articolo di approfondimento.
Piogge intense nel sudest del Sudafrica il 2 gennaio: 137 mm a Port Edward, 127 a Margate.
Sempre il 2 gennaio registrati 97 mm a Singapore e 83 a Kuching, in Malesia.