Sabato, in buona parte della Groenlandia occidentale le temperature sono state quelle tipiche di una giornata d’estate. Frederikshab ha superato i 15°C, ben oltre il valore medio delle massime di febbraio (-5°C). Narssarssuaq si è fermata a “soli” 14°C scarsi. Nuuk (Godthab in danese), sferzata da venti meridionali con raffiche fino a 70 miglia orarie, è anch’essa arrivata a quasi 14°C, 21°C al di sopra della media di febbraio delle massime.
La parte centrale dell’Argentina orientale ha avuto, recentemente, temporali violenti, con abbondanti piogge. La città di Viedma ha registrato 64 mm in 18 ore, quelle precedenti le 12 GMT di domenica 20 febbraio. Questo accumulo è quasi il doppio della media di febbraio.
Gran caldo nella parte centrale del Sud America (quindi fra nord Argentina, Paraguay, sud Bolivia e sudovest Brasile) lo scorso venerdì. Las Lomitas, in Argentina, ha superato i 41°C, come pure Mariscal Estigarribia, in Paraguay, paese dove si segnalano anche i 40°C di massima di Prats-Gil. Molte le massime oltre i 100°F (quasi 38°C) anche in Bolivia e Brasile.
In Germania queste ultime giornate sono state caratterizzate da freddo e neve. Il freddo si è fatto particolarmente sentire in alta quota, visto che ai livelli più bassi la ventilazione sostenuta e il cielo spesso nuvoloso (in gran parte del paese è anche caduta le neve) hanno impedito la formazione di “cuscinetti” da inversione termica. Sulla Zugspitze, “tetto” del paese (m 2962), al confine con l’Austria, circa 80 km a sud di Monaco, la temperatura massima di sabato è stata -15,8°C (media di febbraio -8,9°C), mentre alle 12 GMT di domenica si registravano -17,1°C. Alla stessa ora a Monaco, imbiancata dalla neve dei giorni precedenti, la temperatura era appena sopra lo 0°C.
Tempo prettamente invernale nel nord del Giappone, con freddo e neve, localmente abbondante. La città di Hakodate, sull’isola Hokkaido, la più settentrionale dell’arcipelago, ha ricevuto tra le 12 e le 24 GMT di sabato una abbondante nevicata, con una precipitazione, espressa in equivalente in pioggia, di 42 mm. La media mensile di febbraio è 58 mm. Sapporo, la principale città dell’isola, aveva, al termine della giornata di sabato, 113 cm di neve al suolo.
Temperature molto elevate in Siria e Giordania sabato, con Damasco che ha raggiunto un valore massimo di 25°C, 11°C al di sopra della media delle massime di febbraio. Domenica la temperatura si è riportata vicina alle medie, con 16°C registrati alle 12 GMT. Sabato anche Amman, la capitale giordana, ha raggiunto i 25°C.
Ritorniamo sulla notevole nevicata che ha imbiancato, fra venerdì e sabato scorsi, la valle del Kashmir, fra le alte montagne dell’India nordoccidentale. A Srinagar, a poco più di 1500 metri di altitudine, sono caduti complessivamente 51 mm di neve fusa, lasciando uno strato di neve al suolo di circa 35 cm.
Già dai primi giorni di febbraio fa più caldo del normale in gran parte del sudest asiatico, con la parziale eccezione del Vietnam (dove anzi nel nord spesso ha fatto molto fresco). Negli ultimi giorni, come scritto in un precedente articolo, l’onda di calore si è intensificata, con massime oltre i 100°F (37,8°C) in gran parte di Thailandia, Myanmar e Cambogia e in parte del Laos. Anche Bangkok sabato ha sfiorato i 38°C, una temperatura di 5°C più alta della media delle massime della seconda decade di febbraio.
Forti piogge sono cadute in parte del Sud Africa. Uno dei posti più colpiti è stato Graaff-Reinet dove sono caduti 54 mm nelle 18 ore comprese tra le 6 e le 24 GMT di sabato. Questo quantitativo è superiore alla media mensile della località, che è di 49 mm.
391 mm in 5 giorni! Questo il notevole accumulo che hanno registrato I pluviometri di Saint Denis, nella Reunion, territorio francese d’oltremare nell’Oceano Indiano Meridionale, tra martedì e sabato scorsi.