Abbiamo visto il gelicidio nelle zone centro-meridionali degli Stati Uniti, le nevicate che iniziano a colpire gli stati nei pressi della costa atlantica, ma tutto ha avuto inizio a causa dell’elevazione della “wave1” pacifica verso l’Alaska e la discesa di una saccatura artica che ha investito l’ovest degli “States”, continuamente alimentata da aria freddissima proveniente dall’artico canadese.
Temperature insolitamente basse hanno investito non solo il Canada e gli stati montani degli Stati Uniti, ma anche la costa del Pacifico, persino la California.
San Francisco ha raggiunto una minima di 1,7°C, Los Angeles 5°C, Eureka, nell’estremo nord della California, fino a -5°C con neve. Ancora più a nord, Portland -6,7°C e Seattle -7,2°C
Ben peggio è andata negli stati interni tra le Montagne Rocciose. La città più fredda si conferma Havre, nel Montana, che è arrivata a sfiorare i -40°C toccando una minima di -39,4°C, prima che il vento da ovest causasse, nelle ultimissime ore, un drastico rialzo termico, tale da portare la temperatura a -16,1°C, per la prima volta sopra i -20°C dopo quattro giorni.
Ancora più gelido il Canada centro-occidentale. Non nella zona artica, ma tra l’Alberta e il Saskatchewan, a latitudini temperate, attorno ai 50° Nord, fa tanto freddo da poter portare il guanto di sfida alla Siberia!
In Alberta, Rosemary -42,3°C, Brooks e Rocky Mountain House -42,2°C, Linden -41,4°C, Leedale -41,1°C, la capitale Edmonton -38,1°C, 25 gradi sotto media.
In Saskatchewan, Val Marie -42,1°C, Kindersley -38,3°C, la capitale Regina -34,1°C, 17 gradi sotto media.
Anche in Canada i venti occidentali stanno riportando in queste ultime ore i termometri attorno a ben più normali temperature di circa -20°C.
Per la cronaca, sebbene in Siberia in questi giorni non si registrino temperature eccessivamente basse in rapporto al clima del luogo, ugualmente alcune località sono state più fredde, anche se per poco, di quelle canadesi, precisamente Segen-Kyuel’ che ha toccato -44,1°C, Batamaj -43,4°C e Toko -42,9°C.