In queste ore sta facendo notizia l’ondata di freddo che sta investendo gli Stati Uniti, col suo repertorio di basse temperature, nevicate e forti venti.
Ma il nucleo originario di questa ondata di freddo sta nel Canada nord occidentale, ove stazionano isoterme di circa -35°C ad 850 hPa.
Ed il freddo si nota anche al livello del suolo, con alcune stazioni che hanno oltrepassato la fatidica soglia del 50°C sotto lo zero, facendo sembrare la zona canadese quasi come un prolungamento della Siberia.
E’ questo il caso della località di Watson Lake, a 690 metri sul livello del mare, nello stato canadese dello Yukon, la quale ha visto la temperatura minima raggiungere i -53,7°C, dopo alcuni giorni di minime comprese tra -50° e -52°C.
Qui le temperature sono di quasi trenta gradi centigradi inferiori ad una media di Gennaio di -25°C, anche se la località ha un record vicino ai -60°C.
Ma -49,7°C sono stati raggiunti anche a Dawson, vicino al confine con l’Alaska, e -51,2°C nella zona di Key Lake, sul Canada centrale.
Se tutta questa zona presenta anomalie termiche negative comprese tra i 15 ed i 30°C in meno del normale, il settore nord orientale canadese presenta al contrario un’insolita mitezza.
Si è registrata, infatti, nella giornata di ieri, una temperatura massima di +2,8°C a Pangnirtung, nei pressi della costa nord orientale canadese, nello Stato del Nunavut, mentre la stessa temperatura massima è stata raggiunta anche a Frederickshaab, sulla di solito freddissima costa occidentale groenlandese.
A Pangnirtung la temperatura massima è stata di 25°C superiore alla norma di questo mese, ma tutta la zona del Nunavut mostra anomalie termiche tra i 15 ed i 20°C superiori alla norma.
Si tratta quindi di anomalie termiche di notevole importanza, con il Canada diviso in due parti, freddissima sul lato Ovest, ed una molto calda su quello nord est.