La circolazione atmosferica sugli stati canadesi occidentali ha preso dei connotati decisamente invernali, già nella prima metà di Dicembre, e così una massa d’aria fredda sta minacciando di invadere anche l’Ovest statunitense, dopo che il settore nord est degli States è già stato marcatamente colpito.
Mentre in Canada fa freddissimo, con isoterme attorno ai -20°C ad 850 hPa, ma che sfiorano i -30°C, sempre alla stessa quota, nella zona centro settentrionale.
Nel Saskatchewan, la località più fredda è risultata quella di Nipawin, che ha raggiunto questa mattina una temperatura minima di -40,6°C.
Più ad ovest, si segnalano le temperature minime di -41,3°C a Willow Creek, -40,8°C a Banff, e -41,5°C a Henderickson, tutte località dello stato canadese dell’Alberta.
Qui, a Calgary, nota stazione sciistica, la temperatura attuale è di ben -29°C, con cielo sereno, e la neve è alta 21 cm.
A Vancouver la temperatura minima si è invece fermata a -3,9°C.
Come detto, parte del grande freddo canadese è “tracimato” anche sugli stati di confine: la città di Glasgow, nel Montana settentrionale, ha registrato infatti una temperatura minima di -35,0°C, e minime di -25°: -28°C si sono registrate anche nella parte centrale statunitense.
Ma una “lingua fredda” si è spinta fino alla California ed all’Arizona, tanto che si sono registrate questa mattina delle minime di -11,7°C a Flagstaff, in Arizona (anche grazie all’altitudine di 2192 metri), e di -13,9°C all’aeroporto californiano di Bishop, valore di tutto rispetto anche se a 1256 metri di altezza.
E’ da notare la probabile formazione, nei prossimi giorni, di una struttura di blocco anticiclonico che potrebbe portare ad un’intensa ondata di freddo sulla zona occidentale statunitense, mentre quella orientale rimarrebbe con un clima natalizio piuttosto mite.