Settembre è il mese del ritorno del sole al Polo Sud geografico (il giorno 22) ma, non raramente sul Plateau Antartico, anche quello in cui si raggiungono le minime annuali. Alle 2325 UTC del 10 settembre alla base italo francese Concordia (3.233 m) i termometri sono scesi a -81,0 °C che non è l’estremo dell’anno ma il valore mensile più basso dal 3 settembre 2007. Anche alla base russa Vostok (3.488 m) i -80,4 °C toccati il 6 settembre non hanno superato i -81,7 °C dell’11 luglio ma bisogna risalire al 2012 per trovare una punta inferiore. È invece alla base americana Amundsen-Scott (2.836 m) al Polo Sud geografico che è stata fissata la minima annuale, raggiungendo un valore mensile che non si sperimentava dal 1997. La progressione oltre la soglia dei -70 °C è stata la seguente:
4 settembre = -72,8 °C
5 settembre = -75,2 °C
6 settembre = -76,8 °C
7 settembre = -77,7 °C
I -80 °C sono stati raggiunti anche in alcune stazioni automatiche. Si tratta di dati provvisori, poiché le trasmissioni satellitari non contemplano il dato puntuale: alla pubblicazione dei report perciò, è possibile che tali punte siano arrotondate verso il basso di qualche decimo di grado. In ogni caso a Dome A (4.284 m), il luogo più elevato della calotta antartica, alle 0109 UTC del 10 settembre si sono toccati i -80,3 °C mentre a Dome Fuji (3.810 m) il 9 settembre i sensori hanno registrato -82,2 °C. Tali valori sono quelli misurati a 2 m dalla superficie glaciale; le stringhe sinottiche di Dome A invece, di solito riportano dati rilevati ad altezze diverse, non a norma per confronti e statistiche.