In pochi giorni in Scozia e nel nordest dell’Inghilterra si è passati da temperature record, con valori quasi estivi, alla neve. In Scozia, tra lunedì e martedì sono caduti fino a 20 cm di neve, con grossi disagi al traffico e blackout elettrici. Aboyne è stata coperta da 15 cm di neve martedì 3 aprile, ma solo una settimana prima aveva toccato i 23,6°C, un valore alto per luglio e record assoluto per marzo. Martedì mattina la neve ha raggiunto i 19 cm di spessore ad Aviemore (m 220), dove il 27 marzo si erano toccati i 21,2°C. Imbiancata anche Aberdeen (5 cm nella notte tra lunedì e martedì), rovesci nevosi alternati a pioggia (con fasi di precipitazione mista) anche a Glasgow ed Edimburgo. II maltempo si è spostato verso sud mercoledì, con rovesci di neve anche sulle colline dell’Inghilterra centrale, localmente e brevemente anche in pianura. Colpiti dalle nevicate soprattutto Yorkshire, Derbyshire e la contea di Durham, in quest’ultima contea gravi disagi al traffico sulla A68 (decine di veicoli bloccati), dove vi sono stati ingenti accumuli eolici di neve. Interrotta per la neve anche la A66, che attraversa i Monti Pennini. Chiuse per neve anche due strade collinari nel Peak District, tra Sheffield e Manchester. In quest’area, 10 cm di neve ai 262 metri di Bingley.
Gran gelo nel nord della Svezia e della Finlandia, con temperature che martedì 3 aprile hanno diffusamente superato i -20°C. In Svezia, Nillakuokta -29,3°C, Kvikkjokk-Arrenjarka -26,8°C, Vajmat -25,6°C, Kvikkjokk -25,5°C, Arjeplog -24,0°C, Tjakappe -23,6°C, Buresjon -23,4°C, Rensjon -23,3°C. In Finlandia, Kilpisjarvi -24,2°C, Suomussalmi -23,7°C, Pudasjarvi -22,0°C. Lunedì 2, in Finlandia, Kevo -26,3°C, Salla -25,8°C.
Nel pomeriggio di martedì 3 aprile, terrificanti tornadoes (una decina quelli che hanno toccato terra) hanno interessato l’area tra Dallas e Fort Worth, in Texas (si legga anche https://www.meteogiornale.it/notizia/22956-1-tornado-killer-negli-usa-in-crescita-rispetto-al-2011). Colpita in particolare Arlington, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza. La stagione dei tornadoes nel nord del Texas va da marzo a giugno, ma aprile è statisticamente il mese peggiore. Migliaia di persone sono rimaste senza corrente elettrica, parecchi i tetti divelti. A dispetto della violenza della perturbazione e dei molti tornadoes che l’hanno accompagnata, non si sono registrati feriti gravi, ma solo qualche ferito lieve. Centinaia i voli cancellati al grande aeroporto Dallas-Forth Worth (dove sono caduti 36 mm di pioggia in 3 ore), dove almeno un centinaio di aerei sono stati danneggiati dalla grandine.
Torniamo sulle piogge torrenziali che hanno investito le isole Figi, con una delle peggiori alluvioni degli ultimi decenni. Lunedì 2 e martedì 3 aprile, nuove intense precipitazioni hanno colpito la già alluvionata isola Viti Levu, la principale dell’arcipelago. A Nadi, tra le 18 GMT del 28 marzo e la stessa ora del 3 aprile sono caduti 550 mm di pioggia, ma nelle Figi occidentali si sono avuti accumuli fino a 800 mm. La città è stata letteralmente devastata, con estese inondazioni. Almeno 8000 persone sono state evacuate.
Una profonda depressione, con minimo barico di 970 hpa sul Mar del Giappone, ha portato forte maltempo sul paese del Sol Levante martedì 3 aprile. Una vera tempesta ha colpito il paese, con forti piogge e raffiche di vento fino a oltre 100 km/h (picco di 126 km/h al Tokyo Haneda Airport). In montagna è caduta molta neve, ma sull’isola di Hokkaido (la più settentrionale) le nevicate hanno interessato anche le aree costiere. Centinaia di voli sono stati annullati in vari aeroporti e il traffico ferroviario è stato bloccato in vaste regioni. Problemi anche al traffico stradale, con molti camion ribaltati soprattutto nella zona di Toyama, compresa la città omonima, dove il traffico è rimasto paralizzato. Secondo la JMA (Japan Meteorogical Agency) la tempesta, simile per intensità a un ciclone tropicale ma con evoluzione assai più lenta e quindi fenomeni persistenti), è stata la peggiore degli ultimi 50 anni. Sulle coste settentrionali, si sono avute onde alte fino a 10 metri. Almeno 17 i feriti, si lamenta anche la morte di una donna di 82 anni. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 153 mm di pioggia a Yakushima, 78 a Owase, 75 a Shizuoka, 74 a Hiroo (su Hokkaido, in parte nevosi), 73 a Kochi, 65 a Kobe, 59 a Gifu, 57 a Kushiro (Hokkaido, in parte nevosi), 56 a Hiroshima, 54 a Kagoshima.
La tempesta tropicale Pakhar ha fatto “landfall” sulle coste del Vietnam meridionale domenica 1 aprile. Fino a 24 ore prima Pakhar aveva lo status di tifone. L’impatto con la terraferma è avvenuto tra Vung Tau e Ham Tan, circa 100 km a est di Ho Chi Minh City. Al momento dell’impatto, il vento sostenuto soffiava fino a 65 km/h, a Ho Chi Minh City le raffiche hanno raggiunto gli 83 km/h. Non si sono registrati feriti né danni seri. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica vi sono state ingenti piogge: Nha Trang 118 mm (dopo i 101 delle 24 ore precedenti), Quy Nhon 117, Phan Thiet 101. Nelle successive 24 ore, ulteriori 45 mm a Quy Nhon.
Ancora molto caldo In India, soprattutto nelle zone centrali del paese e nello stato del Rajastan, al confine con il Pakistan. Martedì 3 aprile, Akola 42,8°C, Bhuj-Rudramata 42,0°C, Barmer 41,6°C, Guna e Gwalior 41,5°C, Raipur 41,4°C, Allahabad 41,3°C, Kota, Nagpur e Rajkot 41,2°C, Agra e Jharsuguda 41,1°C, Satna 40,8°C, Bhopal 40,7°C. Alcune medie delle massime di aprile, in °C: Akola 40,9°, Nagpur 40,7°, Kota 38,6°, Agra 38,5°.
Caldo molto intenso martedì 3 aprile in Niger e Chad. In Niger, Maine-Soroa e N’Guigmi 44,0°C (N’Guigmi 44,2°C il 2 marzo), Diffa 43,0°C, Magaria 42,6°C, Goure 42,5°C, Bilma 42,2°C, Zinder 42,0°C. In Chad, N’Djamena 43,5°C, Ati 42,1°C. Alcune medie delle massime di aprile, in °C: Maine-Soroa 40,7°, Magaria 40,4°, N’Guigmi e Zinder 39,7°, Bilma 38,5°, N’Djamena 41,0°.
Sempre più calda Dar Es Salaam, in Tanzania, che con i 35,5°C di lunedì 2 aprile ha avvicinato il suo record assoluto di 35,9°C.
Caldo anche in Gabon con la ex detentrice del record nazionale Mouila che è salita a 36,2°C il 2 aprile, a 1°C esatto dal suo record e a 1,3C° dal record nazionale di Tchibanga stabilito 3 anni fa.