Novembre verrà ricordato in Russia per l’ondata di caldo senza precedenti che ha caratterizzato una buona fetta del mese: molto lentamente in questi ultimi giorni il gelo aveva interessato le pianure settentrionali russe, l’area di San Pietroburgo, ma non i settori centro-meridionali, che peraltro più avevano risentito della fase apicale del caldo anomalo che si era scatenato nella prima parte del mese.
Non solo la Russia, ma ormai tutta la parte settentrionale del consistente asiatico appare piombata in pieno inverno, con temperature ben sotto la norma stagionale che parrebbero dar credito per ora alle proiezioni di un inverno potenzialmente molto rigido, che potrebbe in parte ripetere le gesta dell’ultima stagione fredda.
Questa notte la temperatura all’Osservatorio di Mosca è precipitata a -19°C: non si tratta di un record per novembre, ma certamente di un valore non molto usuale che, secondo le statistiche, si raggiunge in media una volta ogni cento giorni di novembre e pertanto ha tempi di ritorno mediamente non inferiori ai 3 anni. Nel frattempo, sempre con riguardo alla Russia Europea, i primi picchi sotto i -30°C si sono avuti sulle località del settore settentrionale prossimo all’Artico.
A questo punto vale la pena scrutare quale tendenza attenderci per la capitale russa: il gelo sembra destinato ad accentuarsi per questa prima parte della settimana fino ai primi giorni di dicembre, tanto che la colonnina di mercurio potrebbe ulteriormente crollare su valori prossimi ai -25°C.