Davvero notevole il freddo che ha preso piede sulle steppe dell’Asia centrale, un vero e proprio anticipo della stagione invernale per una zona a nord est della Cina e della Mongolia, dove si sono installate delle isoterme attorno ai -20°C ad 850 hPa.
Attualmente, simili valori termici a 1500 metri di altezza, sono presenti sulle fredde zone della Siberia nord orientale e del Canada settentrionale, dove, tuttavia, sono abbastanza normali per questo periodo dell’anno.
Si tratta di un primo embrione di Anticiclone Russo, che ha bloccato, a nord del Kazakistan, l’avanzata di correnti atlantiche più miti verso levante, permettendo la formazione di un nucleo freddo depressionario alle quote superiori dell’atmosfera.
Questa mattina le temperature minime sono calate fino ad una “punta” di -16,3°C nella località di Vanzil, ed a -16,8°C a Kargasok.
Nella zona appena a nord est del Kazakistan, tuttavia, le temperature minime hanno raggiunto valori compresi tra -10° e -15°C.
Sulla zona cadono anche rovesci di neve, mentre neve vera e propria sta cadendo sulla Mongolia.
Anche le temperature massime risultano sotto lo zero tra i 2 ed i 5°C.
Si tratta del primo embrione del freddissimo inverno siberiano, quest’anno presentatosi con un certo anticipo, su queste zone.
Ancora più a nord, sulla Siberia settentrionale, ritroviamo delle temperature minime più basse, fino a toccare delle punte minime di -20°C a Selagoncy, e di -23,0°C a Dzardzan.
Su tutte queste zone le temperature sono inferiori alla norma tra i 10 ed i 15°C; temperature invece oltre la norma sul lato orientale russo e sulla Cina.
Nei prossimi giorni non è previsto una sostanziale attenuazione dell’ondata di freddo, che, anzi, si estenderà ulteriormente verso levante, interessando anche la zona di Irkutsk e del Lago di Bajkal.