CALDO ECCEZIONALE Dopo il lungo periodo di caldo estremo avvenuto nel cuore dell’estate, anche il mese di novembre ha presentato una nuova fase “rovente” per il territorio russo, naturalmente sempre con riferimento ai canoni normali per il periodo. Neve e gelo dovrebbero essere già di casa in queste settimane, invece le condizioni climatiche hanno riservato tutt’altro: una costante presenza anticiclonica dal cuore caldo (ben diversa dal tipico anticiclone termico continentale, il cosiddetto “Orso”), alimentata da correnti d’estrazione sub-tropicale, ha portato infatti temperature davvero eccezionali per il periodo, fino a culminare con record assoluti per il periodo, come i +14,4°C misurati all’Osservatorio di Mosca lo scorso 10 novembre.
Non solo la scorsa settimana, ma in tutta la prima quindicina di novembre le anomalie termiche su molti settori della Russia (in particolar modo sui settori centro-meridionali) hanno oscillato fra gli 8 ed i 10 gradi, che in sostanza rappresentano gli stessi scarti dalla norma che, per diverse settimane, si sono misurati fra la fase centrale di luglio e le prime due decadi d’agosto, nella più terribile estate mai avuta a memoria d’uomo.
Ora il trend sta rapidamente mutando ed il Generale Inverno sembra minaccioso e intenzionato ad emettere già nell’immediato futuro i suoi primi ruggiti. Dopo un’ultimissima fiammata calda, si intravedono le condizioni per una prolungata discesa di masse d’aria sempre più gelide di natura artica, convogliate in Russia da un poderoso blocco anticiclonico in insediamento fra la Groenlandia ed il Mar di Norvegia.