Una stupefacente temperatura massima di 17,5°C martedì 27 marzo all’aeroporto di Helsinki-Vantaa ha segnato il nuovo record di marzo per la Finlandia. Il precedente record di 16,0°C, stabilito nel lontano 1945, era già stato battuto lunedì 26 marzo, quando l’aeroporto della capitale aveva raggiunto i 16,3°C. Sempre martedì, notevoli anche i 16,6°C di Lahti, ancora in Finlandia, e i 16,8°C di Turi, in Estonia.
Rovesci e temporali hanno investito parte dell’Iran sudoccidentale, in particolare l’area dei Monti Zagros, nella prima metà della settimana. 190 mm in 78 ore, tra domenica mattina e mercoledì pomeriggio, sono caduti a Yasoge. Nello stesso periodo, 113 mm a Gach Saran/Du Gunbadan.
Nell’Arabia Saudita, la stessa perturbazione ha portato 27 mm ad Ha’il, nel centro del paese, tra le 0 GMT di lunedì 26 e la stessa ora di martedì 27 marzo.
Gran caldo in gran parte del subcontinente indiano mercoledì 28 marzo. Massime superiori ai 38°C sono state registrate in gran parte dell’India e nel sudest del Pakistan. La classifica del caldo è stata capeggiata da Surat, India occidentale, dove si sono superati i 42°C (42,2°C, per l’esattezza), circa 6°C oltre la media del periodo. Altre massime indiane: Rajkot 40,6°C, Ahmadabad 40,4°C. In Pakistan, 40,4°C a Chhor, 39,5°C a Nawabshah, 38,0°C a Hyderabad e Rohri.
E’tornato il gelo intenso nelle pianure della Jacuzia, nella Siberia centrale. Lunedì 26 marzo, Ojmjakon ha fatto registrare una minima di -43,4°C. Notevole l’escursione termica, con una massima di -17,5°C, grazie all’ottimo soleggiamento. Quasi 25°C di escursione anche a Verhojansk, con estremi -37,1°/-12,4°C. In marzo e aprile, con il sole già alto ma il terreno ancora innevato e gelato che favorisce il raffreddamento notturno, spesso si superano ampiamente i 20°C di escursione giornaliera nelle località della vasta regione siberiana.
Forti venti hanno interessato il nordovest del Messico martedì 27 marzo, portando tempeste di polvere. Nella città di Mexicali venti tra 30 e 50 miglia orarie hanno sollevato polvere in quantità tale da azzerare quasi del tutto la visibilità nel pomeriggio.
Il tempo è stato insolitamente piovoso, rispetto a quanto è normalmente nel mese di marzo, sul Mar dei Caraibi nordorientale nei primi giorni della settimana. Nella Repubblica Dominicana orientale, per esempio, sono caduti 160 mm in 72 ore (da domenica mattina a mercoledì mattina) a Punta Cana. Oltre l’80% di questa ingente precipitazione (134 mm) è caduta in sole 24 ore, le ultime del periodo indicato. La media di marzo a Punta Cana è 51 mm. Le piogge ingenti hanno causato alluvioni, con numerose vittime. 8 morti si sono contati ad Haiti, 5 nella Repubblica Dominicana. Circa 1000 abitazioni seriamente danneggiate o distrutte dalle alluvioni o dalle frane. Numerosi anche gli evacuati, oltre 1000 solo nella Repubblica Dominicana.
Nubifragi di notevole intensità si sono abbattuti tra il nord dell’Argentina e l’Uruguay nella prima metà della settimana, specialmente tra martedì e mercoledì. Da domenica notte a mercoledì mattina si sono registrati 243 mm di pioggia a Rosario, Argentina, e 206 mm a Mercedes, Uruguay. Le medie mensili di marzo sono 134 mm a Rosario e 119 mm a Mercedes e danno conto dell’eccezionalità delle piogge cadute in questi giorni.
58 mm di pioggia a Junction, nel Texas occidentale, tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì. Nello stesso periodo, 47 mm a Del Rio e 34 mm a San Angelo, nella stessa regione. Domenica, rovesci e temporali hanno interessato tutto il Texas occidentale, con grandinate e tornadoes, che fortunatamente non hanno causato grossi danni.