Sorprendentemente, in un’epoca nella quale ci lamentiamo dell’inarrestabile tendenza al caldo, negli Stati Uniti continuano le forti ondate di gelo, tanto da raggiungere addirittura livelli record.
Forse per colpa (o meno) del forte Stratwarming attuale, un’ondata di gelo, con valori di 30°C sotto lo zero ed anche inferiori ad 850 hPa (circa 1500 metri), si è portata in direzione della parte orientale del Nord America, portando le temperature al suolo a valori di tutto rispetto, e, in certi casi, eccezionali.
Nella città di New York adesso sta nevicando, con temperatura di -4°C, ma i -17°C toccati nei giorni scorsi hanno sfiorato il record storico di -18°C, che risale al 1985.
Niagara Falls, sta vedendo neve con +1°C, valore termico molto più elevato dei -24°C toccati nei giorni passati.
Ma alcune località hanno infranto dei record storici secolari, che resistevano addirittura dal XIX Secolo.
Boston, con -19°C, raggiunti lo scorso sabato, ha superato i -17°C che resistevano dal 10 gennaio 1875.
Nello stesso giorno la città di Syracuse, nello Stato di New York, ha raggiunto la temperatura di -27°C, contro una media mensile di -9°C per le minime notturne (ma qui il record è di 32°C sotto lo zero).
Nel Vermont, stato famoso per i suoi rigidi inverni, la temperatura è scesa fino a -28°C a Montpelier, località che ha una media delle minime di -13°C, ed un record storico di 36°C sotto lo zero.
Malgrado la relativa abitudine degli Stati Uniti Orientali a fare fronte alle ondate di freddo e di neve, ci sono state comunque tre vittime, a New York, nonché enormi disagi per il popolo degli “homeless”, i senza tetto, che davvero si trovano in gravi difficoltà con queste rigide temperature.