La regione dei Grandi Laghi e quella del Nord-Est degli U.S.A. hanno vissuto negli ultimi giorni un assaggio d’inverno. I primi rigori della stagione fredda imminente si sono fatti sentire soprattutto la notte e al primo mattino, con minime finite anche di parecchio sottozero pure in pianura.
Sono le prime serie gelate dalla fine dell’estate su queste zone, un pò in anticipo rispetto al calendario, ma non inusuali in terre aperte come poche altre ad ogni tipo di corrente, ma soprattutto a quelle fredde che provengono dal vicino Artico Canadese.
Proprio come è successo in questi ultimi giorni: dopo il passaggio di alcuni fronti freddi da n/w, un’alta pressione si è insediata in loco dal Canada, rasserenando i cieli e sospingendo aria fredda da nord e n/w. Questa ha poi ristagnato al suolo facendo precipitare il termometro nelle ore notturne: così il 5 ottobre si è avuta una minima di -5° a Saranac Lake (NY), vero polo del freddo degli U.S.A. nord-orientali. Il record per quella data nella località turistica é di -6°. Sfiorato il record anche a Buffalo, sempre nello stato di New York: +1° la mattina del 5 ottobre contro un valore storico di -1°. A Portland, sulla costa atlantica del Maine, minima scesa a -2° il 6 ottobre, ma qui il record è ancora lontano, essendo pari a -5°. Gelate diffuse anche alla periferia di Chicago con temperature sottozero il 4 e 5 ottobre. Infine si segnalano molte località con minime tra -2° e -5° in Wisconsin e Michigan nei giorni 4 e 5 ottobre.
Durante il giorno i termometri sono però risaliti rapidamente in tutte le località portandosi intorno ai +13°/+15° ed un bel sole avrà permesso sicuramente agli abitanti di queste regioni di godersi gli splendidi colori autunnali che già incendiano i boschi.
La parentesi fredda è comunque ormai conclusasi, ma le porte del gelido inverno nordamericano sono pronte a riaprirsi!