La prospettiva per il prossimo inverno sta generando discussioni: è solo un’illusione o ci sono basi concrete? Guardando agli inverni passati, la risposta sembra ovvia. Si potrebbe pensare all’ennesima delusione. Sembra quasi di non avere più familiarità con freddo, neve e gelo.
Tuttavia, si nutre una speranza che quest’anno possa esserci un’eccezione. Al giorno d’oggi, immaginare condizioni meteo invernali nella loro interezza sta diventando sempre più difficile, così come sperare in un inverno normale.
Non stiamo parlando di un inverno eccezionale, ma anche solo di uno simile a quelli di pochi anni fa. Le aspettative non sono elevate, questo è palese. Nessuno può però escludere che il prossimo inverno possa portare fenomeni tanto desiderati come la neve nelle città, che manca da tempo.
Anche se è prematuro delineare un quadro preciso, chiaramente ci si aspetta qualcosa di decisamente diverso rispetto agli ultimi inverni che sembravano non iniziare mai. Vogliamo dire questo evitando troppi voli pindarici, la speranza è quella di un inizio anticipato dell’inverno.
<h2>I primi segnali indicano un inverno diverso dagli ultimi anni</h2>
<p>Le proiezioni stagionali indicano che il prossimo inverno sarà mediamente più caldo del normale, il che non rappresenta una novità. Tuttavia, <strong>ci potrebbe essere una fase di freddo intenso</strong>, o persino gelido, che altererà le anomalie termiche in senso opposto.</p>
<p><strong>Il confronto con gli inverni recenti ci favorisce</strong>, poiché non è successo quasi nulla di veramente invernale. Già si parla di Vortice Polare e stratwarming, il che evidenzia le differenze con gli ultimi anni; non è quindi solo una speranza.</p>
<p>Basterebbe un solo significativo episodio per rendere l'inverno memorabile, e allora ci sarebbe motivo di entusiasmo. Molti sostengono che<strong> gli inverni del passato non torneranno più. Chi può dirlo?</strong> Nemmeno durante il gelido febbraio 2012, qualcuno se lo sarebbe aspettato.</p>
<p><strong>Continueremo a osservare i trend stagionali</strong> proposti dai principali centri di calcolo internazionali. Non dobbiamo farci illusioni, viste le tendenze meteo degli ultimi anni che suggeriscono prudenza.</p>
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Mauro Meloni
Passione innata per la meteorologia, fin da piccolissimo, con particolare predilezione per la neve ed i fenomeni estremi. In campo da oltre vent’anni, con esperienza maturata a partire dal 2002 attraverso la collaborazione costante su Meteo Giornale e diversi altri portali di meteo e scienza. Esperto nella comunicazione digitale, attualmente mi occupo di redazione contenuti, grafica e supporto nella gestione della linea editoriale