L’evoluzione meteorologica verso la fine del mese di aprile è caratterizzata da una transizione verso condizioni più miti, con un generale rialzo delle temperature che potrebbe portare valori localmente superiori alla media stagionale. Tuttavia, è necessario tenere presente un cambiamento importante previsto per i primi giorni di maggio.
Il contesto meteo si sta evolvendo rapidamente. La Festa della Liberazione segnerà ancora l’influenza di temperature al di sotto della media stagionale, con un moderato incremento termico atteso, soprattutto al Centro-Nord. Il nucleo freddo di origine artica, che ha interessato il nostro Paese nei giorni scorsi, si sposterà gradualmente verso i Balcani, riducendo così l’impatto sul territorio italiano.
Ciò nonostante, la persistenza di una circolazione depressionaria avrà un effetto non trascurabile sulla stabilità atmosferica, con la formazione di precipitazioni sotto forma di rovesci e temporali. Tali fenomeni saranno particolarmente frequenti nelle ore centrali e pomeridiane al Centro-Sud, mentre sull’Appennino non si escludono ulteriori accumuli nevosi a quote relativamente basse per il periodo.
A seguito di un’attenuazione del flusso perturbato di matrice atlantica, venerdì 26 aprile si prevede un contesto meno instabile, con fenomeni piovosi più sporadici e un generale rialzo termico favorito da maggiore insulazione.
Una bisezione meteorologica anticipa l’inizio di maggio
La fase finale del mese vedrà una nuova configurazione barica determinare un’accentuazione dell’instabilità, in particolare al Nord Italia. La presenza di una saccatura atlantica si tradurrà in un incremento della nuvolosità e delle precipitazioni sulle regioni nord-occidentali, mentre correnti meridionali determineranno una fase più stabile e calda al Centro-Sud, con un netto rialzo delle temperature.
Questa dicotomia climatica si protrarrà fino ai primi giorni di maggio, con una lenta progressione della saccatura verso est che favorirà un aumento dell’instabilità anche sul Centro Italia, a cavallo tra il 30 aprile e il 1° maggio. Per il giorno della festa dei lavoratori si intravedono dunque condizioni più instabili al Centro-Nord, dove si potrebbe rendere necessario l’uso dell’ombrello a fronte di possibili precipitazioni. Al contrario, il Meridione potrebbe beneficiare ancora di condizioni più asciutte e soleggiate per una maggiore persistenza dell’anticiclone.
Nella valutazione di tali dinamiche meteorologiche, bisogna considerare il carattere intrinsecamente aleatorio della previsione a lungo termine. Nonostante ciò, le attuali indicazioni suggeriscono un inizio di maggio all’insegna di una spaccatura climatica, con un’instabilità che potrebbe caratterizzare in modo particolare il Centro-Nord, mentre le regioni meridionali godranno di un’estensione temporale del bel tempo.
In ultima analisi, nonostante l’imminente aumento termico che ci attende, l’evoluzione del meteo per l’imminente arrivo di maggio sottolinea la complessità e l’imprevedibilità delle dinamiche atmosferiche, richiedendo un continuo aggiornamento delle previsioni meteorologiche per poter disporre di uno scenario il più possibile affidabile.