Anche questo è inverno! L’inverno dell’aria mite in quota e delle fortissime inversioni termiche nei bassi strati. Situazioni che in Italia interessano soprattutto la Valle Padana ma che sono diffuse nelle valli solcate dai grandi fiumi dell’Europa centro-orientale.
La foto ritrae un paesaggio della Moravia, nella Repubblica Ceca, dove da giorni si susseguono le nebbie gelate con la conseguente formazione di ghiaccio su tutte le superfici esposte (foto da gruppo facebook Počasícz).
In Repubblica Ceca la temperatura stanotte è scesa fino a -9.1°C a Prybislav. Praga registra da tre giorni giornate di ghiaccio (mai sopra zero durante tutto il giorno) con nebbie e la caduta anche di neve (da noi si direbbe “neve chimica”, ma il termine è controverso).
In Slovacchia -11,1°C a Poprad e 4 giornate di ghiaccio consecutive a Bratislava.
Gelo anche in Austria. Vienna mai sopra zero dal 19 dicembre. Gelo persistente anche su Linz e Salisburgo. A Lienz minima stanotte di -11.6°C.
Peggio va a Budapest e in gran parte dell’Ungheria, dove giornate di ghiaccio si susseguono dal 17 dicembre.
Anche Lubiana e Zagabria, insieme a tante altre città di Slovenia e Croazia, sperimentano le medesime condizioni.
In Romania, Bucarest registra minime molto basse, ma va sopra zero di giorno. Miercurea Ciuc ha raggiunto stanotte -14.4°C (-18.1°C il 17 dicembre, -21.9°C il 14 dicembre) e non va sopra zero dal 12 dicembre.
Tutto questo gelo, pur in presenza di aria piuttosto mite in quota (temperature in libera atmosfera a circa 1500 metri di quota tra 0 e 4°C) è possibile grazie alla irruzione fredda di alcuni giorni fa che ha stratificato il freddo nei bassi strati.