La Polonia è stata la nazione europea in cui nel mese di gennaio si è avuto lo scontro tra il grande gelo che ha caratterizzato la zona baltica e russa e il caldo anomalo dell’Europa centrale e danubiana. Tale situazione si è ripresentata il primo febbraio, quando nel sud della Polonia, a ridosso delle montagne, dove i venti tiepidi meridionali sono giunti ulteriormente riscaldati per effetto foehn, è tornato il caldo.
Nelle pianure della Slesia e della “Piccola Polonia” il rimescolamento dell’aria c’è stato ma solo parziale, mentre nel nord e nel centro, in particolare nel settore centro-orientale del paese, per ora il gelo ha resistito.
A ridosso dei Tatra, la “capitale invernale” del paese Zakopane (peraltro priva di neve, come da foto da twitter/@thedailylady) è stata la stazione più calda del paese con 12,0°C. Sempre ai piedi dei rilievi, 11,6°C a Bielsko-Biala, 11,0°C a Jelenia-Gora, 9,9°C a Wroclaw, 9,0°C a Katowice. Più modesto il riscaldamento a Cracovia, passata dai -1,9°C di massima del 31 gennaio ai 6,1°C del 1 febbraio, mentre appena più a nord Sandomierz ha avuto ancora estremi -13,4°/-4,9°C, poco più dei -14,5°/-8,3°C del 31 gennaio. Ancora molto fredda anche Varsavia, con estremi -9,2°/-1,5°C.
Questa mattina il freddo è in ritirata anche dal resto della Polonia, minime positive si sono registrate a Cracovia e Lodz, a Varsavia -3,9°C, nessuna città è scesa sotto i -10°C, la più fredda Przemysl ha toccato -9,8°C.