La tentazione di definire eccezionale il caldo che ha investito il Polo Sud geografico nel maggio appena concluso è forte. Con -51,4 °C di media mensile, è stato infatti ampiamente superato il precedente record, che rimontava al 1981 con -53,5 °C. Tuttavia, esaminando l’andamento del semestre invernale (aprile – settembre) e mettendo a confronto il dato con lo scostamento dalla normale, si scopre che l’anomalia positiva del maggio 2009 rientra nelle oscillazioni tipiche della stagione; caso mai, si potrebbe quasi affermare il contrario, ovvero che maggio, fino al 2009, aveva rappresentato un’eccezione. Il quadro seguente mostra la differenza registrata fra il mese più caldo archiviato dalla base americana Amundsen-Scott e la norma climatica 1957-2009 (1957-2008 per giugno – settembre):
aprile +6,9 °C
maggio +6,5 °C
giugno +6,8 °C
luglio +6,7 °C
agosto +6,2 °C
settembre +6,6 °C
Insomma, si è trattato d’un evento tipico del periodo, anche se resta il fatto che maggio presenta la più bassa deviazione standard della stagione invernale (2,0 °C), ben più ridotta di giugno (3,1 °C) e luglio (3,0 °C). Ecco, in ogni caso, l’andamento decadale:
01-10.05 -47,6 °C
11-20.05 -58,6 °C
21-31.05 -48,2 °C
Come si noterà, soltanto la seconda decade è rimasta in linea con la normale, mentre la prima e la terza sono state fortemente anomale. Il 2009 lascia in eredità anche un valore assoluto che ha sfiorato il limite storico: con -31,2 °C misurati il 28 maggio, i termometri si sono fermati appena più in basso del -30,8 °C rilevato il 3 maggio 1981. La minima invece è stata di -66,3 °C il 15 maggio.